Patto per le scale di Napoli: «Così scopriamo la storia»

La battaglia delle sei associazioni che hanno fondato il Coordinamento Scale di Napoli

La Pedamentina è il simbolo delle scale di Napoli
La Pedamentina è il simbolo delle scale di Napoli
di Mariangela Barberisi
Giovedì 9 Febbraio 2023, 11:00
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«Chiediamo al sindaco di incontrarci per discutere di progetti futuri che riguardano le scale e i luoghi verticali di Napoli, siglando un patto civico in vista del Maggio dei Monumenti». È l'appello lanciato dal Coordinamento Scale di Napoli per rilanciare i percorsi pedonali storici e valorizzare il paesaggio. Sono duecento le scale tra gradini, rampe e gradonate che collegano la città e se da un lato consentono di preservare paesaggi e zone storiche, dall'altro creano connessioni tra il centro e l'area collinare. «Non siamo organizzatori di eventi - ha spiegato Carmine Maturo, co-fondatore del Coordinamento - ma semplici appassionati della nostra città. Lavoriamo da undici anni per recuperare scale e luoghi verticali e sono circa 25mila le persone che hanno partecipato agli eventi e che hanno seguito i nostri incontri, ma le istituzioni cittadine purtroppo sono lontane da noi. Il nostro appello nasce dalla volontà di sollecitare assessori e sindaco che hanno spesso annunciato di volere una città policentrica».

Nel 2011 sei associazioni hanno fondato il Coordinamento Scale di Napoli con l'obiettivo di far conoscere i tanti percorsi spesso dimenticati, realizzando progetti per la rigenerazione delle scale napoletane.

E sono pronti a far partire un co-funding per realizzare le segnaletiche necessarie a guidare i turisti sempre più desiderosi di scoprire scorci e luoghi segreti. Un lavoro certosino portato avanti negli ultimi undici anni grazie al quale la Pedamentina, simbolo delle scale di Napoli, è stata inserita dal New York Times nel 2022 tra i tre luoghi italiani presenti nell'elenco dei 52 posti da visitare nel mondo. «Siamo assolutamente consapevoli della situazione critica che sta attraversando l'amministrazione comunale tra difficoltà gestionali e mancanza di risorse economiche - ha rilanciato Maturo - non possiamo sostituirci al Comune ma siamo in grado di presentare progetti e suggerimenti di residenti, cittadini e tecnici, dando il nostro supporto per vincere insieme questa battaglia». 

 

Da alcuni anni, ad affiancare il lavoro delle sei associazioni, ce ne sono altre quattordici che fanno ormai parte del Coordinamento e che hanno contribuito, grazie anche al Manifesto per il recupero delle Scale di Napoli, al riconoscimento dei percorsi storici pedonali come la scala di Montesanto, la Pedamentina, il Petraio, Moiariello, salita Cacciottoli e Calata San Francesco. Con la lettera al sindaco dunque, le associazioni provano a far sentire la propria voce: «Chiediamo lo stanziamento dei fondi necessari anche per rilanciare nuovi percorsi gradonati». Un Patto tra Comune e cittadini per migliorare la sicurezza e la vivibilità dei percorsi storici, ampliare l'offerta pedonale e supportare la mobilità sostenibile. Intanto, per il mese di marzo il Coordinamento ha organizzato un incontro nella biblioteca dell'istituto Caselli dal titolo Capodimonte, la collina gentile, una tavola rotonda che coinvolgerà istituzioni, cittadini, tecnici, rappresentanti delle municipalità e del Ministero per realizzare un laboratorio permanente sulle scale e concretizzare l'idea di creare un museo del paesaggio. 

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