Napoli, servizi sanitari al collasso tra Bagnoli e Fuorigrotta, l'allarme degli anziani

Napoli, servizi sanitari al collasso tra Bagnoli e Fuorigrotta, l'allarme degli anziani
di Oscar De Simone
Lunedì 1 Marzo 2021, 13:53 - Ultimo agg. 20:55
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Sanità in ginocchio tra Fuorigrotta e Bagnoli dove – da almeno due anni – i servizi di assistenza alla popolazione sono pochi ed insufficienti. Dopo le chiusure del consultorio e centro vaccinale in via Enea nel 2018, il poliambulatorio di via D'Alessandro ed il presidio di riabilitazione in via Venezia Giulia – ora trasferito in via Degni – l'assistenza ad una popolazione di oltre centomila abitanti è messa a dura prova. Attivo, seppure non al 100%, sembra essere solo il distretto sanitario 25 in via Winspeare. Un problema non da poco se si pensa che proprio la X Municipalità, è la più anziana della città con un grado di invecchiamento pari al 123,62% che risulta superiore al dato cittadino complessivo del 91,13%. La difficoltà negli spostamenti inoltre, che mai come ora si fa sentire e mette a rischio la salute di chi è più avanti con l'età, accentua una difficoltà oggettiva che viene denunciata dagli stessi anziani e dalle associazioni che li rappresentano. 

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«Sono tutti costretti a fare riferimento al centro di via Winspeare – affermano Maria Galeano della Cgil di Napoli e Liana Mongatti della Cisl – ed è diventato davvero difficile.

I mezzi non sono adeguati e soprattutto per gli anziani non sono sicuri. Siamo in grossa difficoltà perchè bisogna scegliere tra l'assistenza sanitaria ed il rischio concreto di contagiarsi. Inoltre abbiamo sei medici di base in pensione che non sono ancora stati sostituti e questo rende difficile anche l'assistenza domiciliare. Possiamo dire che in questi quartieri la sanità sta diventando un miraggio ed in un momento del genere è ancora più pericoloso per la salute dei cittadini». Un vero allarme quindi che viene lanciato anche dal presidente della X Municipalità Diego Civitillo che parla di un vero e proprio paradosso, rappresentato dal centro di via Enea. Un punto di riferimento storico per il quartiere che oggi sarebbe potuto tornare utile in vista della campagna vaccinale dei prossimi mesi. «In questo centro – dichiara Civitillo – mi sono vaccinato anche io. E' il più importante centro di Bagnoli, pensato ed attrezzato per somministrare vaccini. In questo momento sarebbe stato un asso nella manica per il quartiere più popoloso della città che non si sarebbe riversato per intero nei locali della Mostra d'Oltremare. Tra l'altro, per la sua ristrutturazione, c'è anche uno stanziamento di fondi approvati e pronti per essere usati ma non capiamo come mai è ancora tutto fermo. Purtroppo la situazione è disperata e le altre strutture sul territorio sono praticamente al collasso. In via Degni purtroppo ci sono solo una serie di uffici ed in via Winspeare, dopo il crollo del solaio al terzo piano, le attività procedono a rilento. Quindi esiste un serio problema di erogazione di un servizio sanitario fondamentale per il nostro territorio e per gli anziani che ora sono in seria difficoltà». 

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