Dopo il robusto maquillage dell'allora San Paolo per le Universiadi, la Regione guidata dal presidente Vincenzo De Luca torna a investire sull'attuale stadio Diego Armando Maradona: un milione e mezzo per gli interventi di riqualificazione del cosiddetto Miglio azzurro. Vale a dire lo spazio che dalla rampa di accesso dei bus porta agli spogliatoi fino all'uscita dei calciatori sul campo. I lavori sono già iniziati ieri, il primo giorno utile dopo l'ultima gara disputatasi domenica, quella dell'addio a Lorenzo Insigne. Lavori che riguardano «il miglioramento impiantistico e la ridefinizione della sala stampa dell'impianto di Fuorigrotta. In particolare l'intervento interessa la zona che va dalla rampa di accesso degli autobus fino ad arrivare agli spogliatoi». I lavori, che come ricorda una nota della Regione Campania, saranno seguiti dall'Arus (Agenzia regionale Universiadi per lo sport), prevedono «uno stanziamento complessivo da parte della Regione Campania di 1,5 milioni provenienti dalle economie delle Universiadi. Ancora un importante finanziamento regionale - sottolinea nella nota la Regione - dopo i circa 25 milioni spesi per lo stadio San Paolo-Maradona per il grande evento internazionale che si è svolto a Napoli nel 2019». Le affettuosità di De Luca verso il patron Aurelio De Laurentiis sono note, il feeling è concreto e se ne giova lo storico impianto napoletano che porta ora il nome del Pibe.
Come cambierà la pancia dello stadio? Cosa è il miglio azzurro? A parlarne è l'ingegnere Flavio De Martino, direttore generale dell'Arus. «Interverremo sia sotto il profilo edilizio che sull'impiantistica.
Il Maradona è uno stadio di proprietà del Comune, la Ssc Napoli ha una convenzione e lo utilizza solo in occasione di partite ufficiali. Chiarito il contesto De Laurentiis e il sindaco Gaetano Manfredi si sono incontrati per un ulteriore rilancio dello stadio di Fuorigrotta. De Laurentiis ha tirato fuori di avere un progetto per il Maradona dell'architetto che ha costruito lo stadio della Juve. Una vecchia idea del patron mai concretizzata per motivi economici, un simile investimento non lo può fare un ente pubblico. Al riguardo Manfredi 8 giorni fa quando ci fu l'incontro con De Laurentiis fu molto deciso. «Avere uno stadio moderno, che risponda alle esigenze del calcio e degli spettatori è un obiettivo. È una sfida e da parte dell'amministrazione c'è la volontà politica, dobbiamo lavorare per verificare la fattibilità tecnica ed economica» l'ammonimento dell'ex rettore.