Venere degli stracci a Napoli, sprint ricostruzione: via alla raccolta fondi

Il Comune: «Servono circa 200mila euro se tutto va bene l'opera torna entro Natale»

Venere degli stracci bruciata
Venere degli stracci bruciata
di Gennaro Di Biase
Venerdì 14 Luglio 2023, 10:58
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Venere degli Stracci: è già in partenza la raccolta fondi che farà rinascere l'opera andata in fiamme. L'ipotesi più probabile è che, col patrocinio del Comune, il crowdfunding sia realizzato dall'associazione l'Altra Napoli, cui spetterà il compito di mettere in rete tutti gli altri soggetti interessati a contribuire alla ricostruzione dell'opera arsa l'altro ieri in piazza Municipio. Per il nuovo allestimento servirà raccogliere una cifra che oscilla «tra i 150 e i 200mila euro», come trapela da chi sta seguendo da vicino il progetto. I tempi di ricostruzione della scultura, invece, saranno di circa «due mesi e mezzo» a partire dal momento in cui sarà raggiunta la cifra necessaria. L'accordo potrebbe essere già chiuso e ufficializzato lunedì.

Ricostruzione in tempi stretti. Almeno queste sono le intenzioni dell'amministrazione.

Quanto alle tempistiche: se tutto filerà liscio e senza intoppi burocratici, i lavori per il ritorno della Venere degli stracci a Napoli potrebbero partire a settembre.

Per raggiungere i 150-200mila euro - cifra ancora in fase di definizione - servirà almeno tutto agosto (ipotizza chi segue il progetto). Sommando queste tempistiche ai tempi necessari per la produzione effettiva dell'opera, il nuovo allestimento dovrebbe essere pronto tra la metà novembre e l'inizio dicembre. La Venere, in sintesi, potrebbe tornare in piazza Municipio a ridosso del Natale 2023. Il condizionale è d'obbligo perché, va da sé, la data di partenza dei lavori dipenderà dalla data del raggiungimento della cifra necessaria a riprodurre l'opera.

Il sindaco Manfredi sta seguendo personalmente le operazioni, ed entro lunedì dovrebbe essere chiuso l'accordo con l'Altra Napoli. Si tratta di un'associazione fondata nel 2005, che ha realizzato oltre 20 progetti nel Rione Sanità e a Forcella. «In questi anni - si legge sul sito dell'Altra Napoli - abbiamo investito oltre 10 milioni di euro, raccolti da aziende, fondazioni private e tante persone che hanno creduto in noi e nei progetti che realizziamo».

 

«Identifichiamo l'ambito di intervento si legge nella sezione del sito dell'Altra Napoli intitolata "Come lavoriamo" Definiamo gli obiettivi del progetto e gli indicatori di impatto. Selezioniamo i partner operativi. Raccogliamo le risorse economiche. Curiamo la riqualificazione degli spazi e la formazione delle risorse coinvolte. Gestiamo la rendicontazione dei fondi spesi. Curiamo la comunicazione dei progetti e dei risultati raggiunti». Di sicuro, il relitto dell'opera attrae tanti curiosi, in queste ore, a piazza Municipio. C'è anche un noto performer, in mezzo alla folla che fa capolino al capezzale della Venere. E ha in programma di organizzare tra non molto un evento artistico tra le ceneri, a permessi ottenuti.

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Tornando al futuro: meno tempo ci vorrà per concludere il crowdfunding prima si potrà allestire il cantiere. Restano da definire, in queste ore, i costi specifici dell'ignifugazione degli stracci, della produzione dell'opera e dell'allestimento. Da Palazzo San Giacomo fanno sapere, in ogni caso, che per accelerare la raccolta fondi saranno coinvolti artisti locali e internazionali. Saranno loro a lanciare appelli.

«Pistoletto è entusiasta del fatto che la raccolta fondi parta dal basso - dichiara Vincenzo Trione, storico e critico d'arte, nonché curatore del primo allestimento della Venere degli Stracci in piazza Municipio - con un crowdfunding popolare e un coinvolgimento attivo delle forze migliori della città. L'artista è lieto del fatto che la ricostruzione parta proprio da chi ama l'arte e vede la distruzione della Venere come uno sfregio a cui bisogna reagire». Per la cronaca: esistono altre versioni della Venere di Pistoletto in giro per il mondo, ma quella partenopea era «più grande - come ricordato dallo stesso Trione - L'artista l'aveva ripensata completamente per Napoli. Questa era l'unica Venere monumentale realizzata da Pistoletto».

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