8 marzo, 500 in piazza a Napoli per lo sciopero transfemminista

Durante il corteo la contestazione nei confronti del governo Meloni

8 marzo, 500 in piazza a Napoli per lo sciopero transfemminista
8 marzo, 500 in piazza a Napoli per lo sciopero transfemminista
di Alessio Liberini
Venerdì 8 Marzo 2024, 19:50
2 Minuti di Lettura

«Sciopero transfemminista con la Palestina». È questo lo slogan portato sullo striscione alla testa del corteo promosso da “Non una di Meno Napoli” in occasione della Giornata internazionale della donna. Almeno 500 i manifestanti che hanno preso parte alla marcia, partita nel pomeriggio da piazza Garibaldi con destinazione piazza Dante, «contro la violenza patriarcale e contro il genocidio dello stato di Israele».

Durante il corteo non sono mancati momenti di contestazione nei confronti del governo Meloni, un dissenso culminato in un breve “blitz”, messo in atto all’esterno della sede napoletana di Fratelli d'Italia in corso Umberto I dove alcuni attivisti hanno esposto uno striscione contro l’estradizione dell’attivista palestinese Anan Yaeesh.

«Oggi siamo in piazza come ogni 8 marzo – spiega una portavoce di “Non una di Meno Napoli” – quest’anno siamo in piazza anche per raccontare ed amplificare le voci della resistenza del popolo palestinese che vive un genocidio in atto da 75 anni.

Ma siamo qui anche per rivendicare una sanità gratuita, un ampliamento del sistema nazionale che con l’autonomia differenziata vedrà ancora peggiorare la situazione del Sud con un Paese spaccato a metà».

Video

Prima dell’arrivo in piazza Dante, i manifestanti hanno effettuato anche un’altra tappa non programmata in via Toledo, all’esterno del consolato d'Ungheria. Qui è stato esposto uno striscione a sostegno di Ilaria Salis, l’attivista italiana in carcere in Ungheria dall'11 febbraio 2023 con l'accusa di lesioni aggravate nei confronti di alcuni manifestanti di estrema destra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA