Assembramenti a Napoli, in migliaia nelle strade: clima da liberi tutti, impossibili i controlli

Assembramenti a Napoli, in migliaia nelle strade: clima da liberi tutti, impossibili i controlli
di Giuseppe Crimaldi
Lunedì 14 Dicembre 2020, 08:30
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Nuova stretta nei controlli anti Covid. Forze dell'ordine, Esercito e Polizia locale mobilitati per fronteggiare le ondate umane che tornano in modo inquietante a riempire strade, piazze, negozi e locali in città. Eppure la Campania resta ancora in zona arancione.

Non lo si direbbe, a guardare le foto che in questa pagina documentano il clima da liberi tutti che sembra contagiare i napoletani. Non c'è zona che faccia eccezione: dal lungomare alle vie dello shopping del Vomero, di Chiaia e di via Toledo alle aree dei mercatini rionali; dai bar e caffetterie (nonostante i divieti di somministrare bevande e cornetti ai tavoli) ai luoghi da sempre meta di ritrovo per comitive di giovani e giovanissimi. Altro che zona arancione...

Certo, complice del caos sono stati il sole e le belle giornate seguite alla tre giorni di diluvio che si è scatenato nei giorni scorsi sul Napoletano.

Ma non è certo questo l'approccio giusto e migliore per avviarci alla nuova stretta prevista dal 20 dicembre. In questa atmosfera di semianarchia generale i tutori dell'ordine pubblico non hanno avuto gioco facile: come si fa a contenere le maree umane riversatesi nelle strade?

 

C'è chi è uscito solo per godersi il sole e gustare un caffè, ma moltissimi hanno affollato i negozi per acquistare i regali di Natale. Lunghe file si sono registrate soprattutto all'esterno dei grandi magazzini, delle catene internazionali di capi di abbigliamento e di negozi di articoli sportivi. Ma anche davanti a profumerie, negozi di bigiotteria e di articoli per la casa. C'è da aggiungere poi che non tutti i negozi misurano la temperatura prima di consentire l'ingresso; cosi come in alcuni esercizi commerciali non si filtra l'ingresso per limitare assembramenti all'interno, violando dunque le norme anti Covid. 

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E ci sono leggerezze che possono costare care. Due caffetterie del centro storico sono state sanzionate per il mancato rispetto delle norme disposte dal Decreto del presidente del Consiglio dagli agenti del commissariato della Polizia di Stato Decumani, i quali hanno effettuato un servizio di controllo del territorio, teso ad evitare il formarsi di assembramenti in particolare tra piazzetta Nilo e via Mezzocannone; durante i controlli gli agenti - che hanno operato insieme ai militari del comando provinciale della Guardia di Finanza - hanno identificato 19 persone sanzionandone tre per inottemperanza alle misure anti Covid-19 poiché erano in strada oltre l'orario consentito.

Poliziotti e finanzieri hanno sanzionato poi i titolari di due bar in piazzetta Nilo e via Mezzocannone con una multa di 400 euro e la chiusura di cinque giorni perché sorpresi a vendere bevande pronte per l'immediato consumo all'esterno del locale. Durante le attività sono state identificate 141 persone e sanzionate 11 poiché erano in strada oltre l'orario consentito e prive di mascherina. 

 

Al lavoro anche i carabinieri, soprattutto in provincia. Disposti servizi a Casoria, dove sono state elevate 19 sanzioni per violazioni alla normativa anti assembramenti, molte delle quali per l'inosservanza del divieto di spostarsi tra comuni senza giustificato motivo.

Ma torniamo a Napoli. Qui un grande sforzo per far rispettare le regole è stato garantito dai vigili urbani. In prima linea gli agenti dell'Unità Vomero, che si sono dovuti confrontare con una situazione particolarmente difficile da gestire, viste le migliaia di persone riversatesi in strade e piazze tra sabato e domenica. In poche ore sono fioccate 31 sanzioni per i più svariati motivi: circolazione senza comprovato motivo dopo le 22, per consumo alcool in strada, per mancanza di mascherina e per consumo di bevande all'interno dei locali. 

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