Vittoria per circa un'ora da sola e poi ritrovata annegata in mare: la mamma è indagata per abbandono di minore. Un atto dovuto, quello dell'iscrizione nel registro degli indagati di Mina, la 38enne mamma della piccola Vittoria, che permetterà agli inquirenti di proseguire con l'inchiesta, in modo da eseguire in giornata l'autopsia e la copia forense del telefonino della donna. Dal cellulare, infatti, saranno ricostruite quelle oltre due ore maledette, in cui Vittoria si è allontanata dall'ombrellone del Lido Risorgimento di Torre Annunziata, per essere inghiottita dal mare e trascinata a largo dalla corrente, prima di essere recuperata dai soccorritori ormai esanime, a 80 metri dalla costa. Nessuno si è accorto di niente in quel lungo lasso di tempo. Nessun bagnante ha visto che la bimba di 5 anni si era avvicinata da sola al mare. Che forse è inciampata, ha accusato un malore oppure è stata travolta da un'onda, e la corrente l'ha trascinata con sé, togliendole il respiro per sempre. Neanche i bagnini si sono accorti di nulla: ascoltati a lungo dagli investigatori, non sono emerse irregolarità, il loro compito è solo intervenire in caso di segnalazioni di pericolo. Tutto in ordine anche dal punto di vista della sicurezza: il Lido Risorgimento ha rispettato tutte le norme previste per la tutela in spiaggia e per il salvataggio in mare. Rispettati anche i turni per la pausa pranzo.
Ieri mattina la Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituti Giuliano Schioppi e Bianca Maria Colangelo) ha formalmente indagato Mina, la mamma di Vittoria.
Ieri, come deciso dalla dirigente Lucia Massimo, la scuola dell'infanzia del II Circolo Didattico «Giancarlo Siani» di Torre Annunziata è rimasta chiusa per lutto. Fiori, palloncini, disegni, letterine e messaggi per la bimba sono stati lasciati all'esterno dell'istituto. «Il mare ti ha voluto portar via, donando al cielo una stella. La più bella, la più lucente. Ciao piccola Vittoria resterai per sempre nei nostri cuori» è il testo di un manifesto affisso al cancello. E ancora, il disegno di un angelo con la scritta «ciao Vittoria, ti voglio bene». Papà Bruno e i familiari di Vittoria tramite l'avvocato Salvatore Irlando fanno sapere che chiederanno «un rito funebre in forma privata» perché già molto scossi. I commissari prefettizi stanno valutando il lutto cittadino.