Vittoria annegata a 5 anni a Torre Annunziata, un “buco” di tre ore: poteva essere salvata?

Vittoria annegata a 5 anni a Torre Annunziata, un “buco” di tre ore: poteva essere salvata?
di Dario Sautto
Domenica 12 Giugno 2022, 23:50 - Ultimo agg. 14 Giugno, 08:31
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Vittoria avrebbe potuto essere salvata? E cosa è accaduto nelle tre ore che passano tra la scomparsa della piccola e il ritrovamento? La Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Giuliano Schioppi) ha aperto un fascicolo per omicidio colposo sulla morte della bimba di 5 anni scomparsa sabato dalla spiaggia della città oplontina e ritrovata in mare a testa in giù e già esanime. Ci sono da chiarire diversi aspetti, per i quali sarà decisiva l’autopsia, disposta dal pm: il conferimento dell’incarico al medico legale probabilmente avverrà già in giornata. 

Da capire innanzitutto se Vittoria sia effettivamente morta per annegamento o se sia stata colta da malore provocato da altre cause mentre era in acqua. Due le ipotesi al vaglio degli investigatori – le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata – che riguardano due diversi aspetti: quello di una tragica fatalità e quello di una disattenzione da parte di chi avrebbe dovuto controllare la bambina. Intanto sono stati acquisiti i documenti che riguardano la struttura balneare, i dispositivi e le norme di sicurezza osservate dal Lido Risorgimento; sono stati effettuati anche rilievi, video e foto nella zona in cui si è consumata la tragedia.

Gli investigatori hanno anche ascoltato alcuni testimoni presenti in spiaggia, i bagnini e il titolare dello stabilimento. Ieri il bar e il lido sono rimasti chiusi in segno di lutto, come da cartello esposto all’esterno della spiaggia: «Vicini al dolore della famiglia della piccola Vittoria, il bar Risorgimento resterà chiuso per la giornata odierna». Gli altri lidi hanno, invece, aperto, ma annullato eventi ed evitato intrattenimento e musica. «Ho visto la mamma spaventata, dopo due ore una delle barche in mare ha acceso la sirena. Avevano trovato la bambina», racconta una ragazza che aveva assistito alla tragedia. 

Convocati e sentiti come persone informate sui fatti anche i genitori e i nonni di Vittoria, in particolare mamma Mina, che ha spiegato i concitati momenti tra le 13 e le 16, la bimba che si era allontanata per giocare sul bagnasciuga, lei che accudiva la neonata, fino al momento in cui ha realizzato che la figlia era scomparsa. Le indagini sono mirate a ricostruire innanzitutto la tempistica esatta dei fatti: c’è un buco di quasi tre ore da riempire minuto per minuto. C’è da comprendere con certezza per quanto tempo la piccola Vittoria sia sfuggita alla vigilanza della mamma e perché si sia trovata da sola in mare, senza che in spiaggia nessuno se ne accorgesse. Decisivo sarà anche il riscontro dell’ora esatta del decesso della piccola. Se i medici hanno tentato di rianimarla sia in spiaggia, sia in ambulanza che in ospedale per lunghi interminabili minuti, è probabile che la bimba fosse deceduta già in mare, quando la capitaneria di porto ha individuato il suo corpicino ben oltre le boe che delimitano lo specchio d’acqua vietato alla navigazione. 

L’analisi di alcuni cellulari acquisiti già nella serata di sabato sapranno dire con certezza quando è stato lanciato il primo allarme e se Vittoria potesse essere ancora salvata. Inoltre, per circa un’ora le ricerche si sono concentrate esclusivamente in spiaggia, tra i lidi mappatella e Azzurro, lungo il tratto di costa del lungomare. Solo con l’arrivo dei carabinieri della stazione di Torre Annunziata, allertati da un collega libero da servizio presente in spiaggia, sono partite le ricerche organizzate, estese anche in mare con l’ausilio della capitaneria di porto. Da comprendere anche se effettivamente il posto del bagnino di salvataggio fosse coperto o meno nell’ora esatta in cui si è verificata la tragedia: il personale era in spiaggia, ma secondo alcuni bagnanti qualcuno risultava in pausa pranzo. 

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«Un Angelo che era sulla terra è salito in cielo, ciao Vittoria». Ha pubblicato un post sui social Rosa, la zia della bimba di 5 anni, morta sabato a Torre Annunziata. Un messaggio straziante, come i tanti scritti da amici di famiglia e conoscenti per la tragedia che ha colpito mamma Mina e papà Bruno. Un pomeriggio di relax che si è trasformato nel peggior incubo per un genitore. Prima il timore che la piccola Vittoria fosse scomparsa, le ricerche andate avanti quasi due ore prima in spiaggia, poi anche in mare con l’intervento di carabinieri e capitaneria di porto. Il ritrovamento di Vittoria a 80 metri dalla costa, quasi in mare aperto, aveva dato nuove speranze, purtroppo svanite alle 16 in ospedale. 

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