Barra, piante rubate nell'aiuola curata dai volontari: sfregio contro chi combatte il degrado

Barra, piante rubate nell'aiuola curata dai volontari: sfregio contro chi combatte il degrado
di Alessandro Bottone
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 15:10
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Prima hanno portato via la palma nana piazzata al centro dell'aiuola, poi le piccole piante grasse e in successive occasioni altre due piantate ai lati dello spazio verde. É la curiosa vicenda che si registra a Barra, quartiere nella periferia orientale di Napoli, dove l'aiuola alle spalle della storica villa Roomer - nota anche quale Palazzo Bisignano - è stata letteralmente presa di mira da furbetti e delinquenti.

A tenere in vita il piccolo spazio verde sono i volontari di CAB, Cittadinanza Attiva per la Barra, che spontaneamente lo puliscono eliminando le erbacce, portando acqua quando occorre e, per dare un tocco di bellezza, lo adornano anche con qualche pianta, magari di quelle che producono coloratissimi fiori. Un gesto di solidarietà verso il proprio quartiere da tempo tormentato dal degrado in ogni angolo: non c'è pace tra mancato spazzamento delle strade, sversamenti abusivi di “monnezza”, contenitori di rifiuti pieni già in mattinata.

Una aiuola in “controtendenza” alla dilagante inciviltà quella presa in adozione dall'associazione in maniera informale e senza, ovviamente, fare alcuna pubblicità alla loro realtà che pure è fortemente impegnata nel riscatto del territorio e delle persone. Tante le iniziative di animazione, come il presepe vivente recitato in dialetto o la visita guidata nello stessa villa vesuviana di corso Sirena che pure necessita di interventi di recupero.

Un lavoro silenzioso e costante nella pulizia dell'aiuola e degli spazi circostanti. Uno sforzo importante per sottrarre un angolo del quartiere al “solito” abbandono e un modo per mostrare agli altri che con tempo e dedizione si può fare tanto per se stessi e gli altri. Ma c'è qualcuno che non ha perfettamente capito nulla del loro impegno e della passione con cui operano costantemente.

Le piante sono scomparse in diverse occasioni. Non danneggiate o vandalizzate ma letteralmente sottratte, rubate. É per questo che Rino Amato, presidente di CAB, non pensa a un atto contro le loro attività e il loro impegno quanto a un ladro seriale che utilizza le piante in altri posti, magari per casa sua. Un gesto che, però, non riesce a spiegarsi del tutto visto che le essenze piantate, sicuramente bellissime, sono acquistabili a basso prezzo e facilmente.

Non sarà quanto successo a fermarli. Gli attivisti dell'associazione di Barra hanno già acquistato nuove piante che innesteranno prossimamente in attesa di condizioni climatiche migliori. Non una sfida ma una battaglia di civiltà nel rispetto dell'impegno degli altri, specie in un quartiere che non può permettersi di perdere le energie migliori che cercano ogni giorno di dare un futuro diverso a quel luogo che in tanti definiscono “periferia difficile” pur senza sporcarsi le mani, come invece fanno volentieri Rino e suoi amici.
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