Bufera di neve, ecco come
si sono salvati i turisti sul Vesuvio

Bufera di neve, ecco come si sono salvati i turisti sul Vesuvio
di Francesca Mari
Giovedì 15 Febbraio 2018, 10:48
4 Minuti di Lettura

ERCOLANO. Improvvisa bufera di neve sul Vesuvio: 30 turisti stranieri in visita al Gran Cono sono rimasti bloccati per tre ore a quota mille. Per fortuna hanno trovato riparo in una baita, dove hanno brindato e si sono divertiti in attesa dei soccorsi. Insomma tutto bene, ma poteva trasformarsi in tragedia l'avventura vissuta ieri sul Vesuvio quando alle 13.30 circa, a causa di un'improvvisa tempesta di neve che ha imbiancato cratere e pendici in pochi istanti, diversi veicoli sono rimasti letteralmente bloccati. Erano alcune automobili, un autobus di linea che portava cinque passeggeri, un bus turistico che ne portava 20 e un taxi collettivo con 4 turisti: in tutto una trentina di persone, tutti turisti stranieri provenienti da Stati Uniti, Austria, Belgio, Germania, Polonia. Alcuni di loro, poco prima della bufera, erano riusciti anche a salire sul cratere, con il supporto del presidio delle guide vulcanologiche, ma la tempesta di neve improvvisa ha bloccato l'escursione e tutti sono scesi, cautamente a piedi, verso la prima piazzola. Qui tutti gli ostaggi della bufera hanno trovato riparo nel piccolo bar-ristorante «Il rifugio del Vesuvio» dove hanno potuto riscaldarsi e bere birra e vino locali. Così il possibile dramma si è trasformato in un'avventura, tra brindisi, risate e, a emergenza finita, sguardi incantati sullo spettacolo meraviglioso del Vesuvio innevato.
 


I primi soccorsi, dopo circa un'ora, sono giunti dagli agenti del commissariato di polizia di Portici-Ercolano che hanno monitorato la situazione accertandosi delle condizioni di sicurezza delle persone. Il bus turistico, peraltro, viaggiava senza catene da neve a bordo. Poi sono arrivate quattro squadre composte dal personale della protezione civile della Regione Campania, a bordo di altrettanti fuoristrada «Isuzu», che hanno raggiunto la località sul Vesuvio, mentre il mezzo chiamato «Ulisse» ha prelevato i turisti. Sul posto anche gli agenti della polizia municipale di Ercolano. Prima sono stati portati giù donne e bambini, poi tutti gli altri. Le delicate operazioni di recupero si sono concluse alle 18 circa. In realtà, la protezione civile circa 24 ore prima aveva diramato un comunicato di allerta meteo in Campania a partire dalle 6 di ieri mattina fino alla mezzanotte successiva, con previsioni di precipitazioni nevose e gelate persistenti oltre i 600-700 metri d'altezza. Nonostante ciò, ieri mattina il Gran Cono era aperto ai visitatori. «Appena abbiamo visto il primo nevischio racconta Stefano Sticchi, operatore del bar abbiamo capito che stava per scatenarsi una tempesta. Abbiamo accolto prima i 20 passeggeri del bus turistico e poi, man mano, altri visitatori tra i quali alcuni che scendevano dal cratere completamente inzuppati d'acqua. Da noi si sono asciugati, riscaldati e hanno bevuto e mangiato. Erano tranquilli, hanno atteso i soccorsi senza andare nel panico. In realtà - sottolinea Sticchi - molto spesso chi arriva qui sopra non si rende conto dei pericoli: una volta un'insegnante romana, che accompagnava una scolaresca, nell'udire un boato provocato da regolari frane interne al cratere ha esultato pensando a una possibile eruzione in diretta. E comunque ogni volta che c'è un po' di neve si resta bloccati perché mancano gli spalaneve».

Le operazioni di soccorso sono state seguite sia dal presidente dell'Ente Parco, Agostino Casillo, sia dal sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto. «Complimenti alla protezione civile e alla polizia municipale di Ercolano ha detto Casillo prontamente intervenuti per liberare i turisti bloccati. Non appena le condizioni meteo sono peggiorate si è provveduto a chiudere l'accesso al cratere, che non riaprirà fino al miglioramento del tempo».

 

«È bene ricordare a tutti - ha aggiunto Buonajuto - che in questo periodo su quella strada è obbligatorio tenere le catene a bordo. Ho saputo che un bar della zona ha accolto i turisti bloccati: è proprio vero, Ercolano ha un cuore grande (e non solo a San Valentino)», ha concluso. Dal canto suo il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ha fatto sapere che proporrà alla Regione l'acquisizione di spalaneve da mettere a disposizione del Parco nazionale del Vesuvio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA