Camorra a Rimini, otto arresti: le mani del clan Sarno su sale scommesse e ristoranti

Camorra a Rimini, otto arresti: le mani del clan Sarno su sale scommesse e ristoranti
Martedì 21 Luglio 2020, 09:15 - Ultimo agg. 15:13
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Con otto arresti e un obbligo di firma per associazione per delinquere aggravata dai metodi mafiosi, la Guardia di Finanza di Rimini ha concluso questa mattina un'operazione anti-camorra denominata Darknet. Associazione per delinquere di stampo mafioso e per aver favorito i clan di appartenenza, in particolare i clan Sarno e dei Casalesi, le accuse mosse oltre ad una serie di reati finanziari che vanno dalla corruzione, alla turbativa d'asta, al riciclaggio. L'operazione ha portato anche al sequestro di 17 aziende e beni per oltre 30 milioni di euro.
 


L'indagine partita nel 2017 dei finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, con la collaborazione del Gico di Bologna si è conclusa dopo due anni questa mattina portando a fermi e sequestri in Emilia Romagna, Campania, Calabria, Lazio, Lombardia, Marche, Basilicata e Piemonte. Secondo le indagini, tutto parte da provvedimenti di sorveglianza speciale emessi nei confronti di alcuni casalesi e campani, trasferiti a Cattolica e Riccione. Dalla bassa Romagna, inizia la scalata all'economia locale di alcuni soggetti vicini e addirittura parenti dei casalesi e dei Sarno, attivi nei business delle costruzioni, degli oli industriali, della ristorazione, ma anche esercenti di sale scommesse. Le ramificazioni e interessi economici, del gruppo, che ha partecipato anche ad aste giudiziarie alterandone il corso, arrivano quindi anche in altre province (Avellino, Napoli, Salerno, Potenza, Matera, Pesaro-Urbino, Forlì-Cesena, Parma, Torino, Milano). 

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