Campi Flegrei, il sollevamento del suolo è causato da un lago di magma

Campi Flegrei, il sollevamento del suolo è causato da un lago di magma
Lunedì 17 Agosto 2015, 16:27 - Ultimo agg. 18 Agosto, 08:38
2 Minuti di Lettura
VIDEO CORRELATO - Campi Flegrei, nuova bocca vulcanica a Pozzuoli





Il sollevamento del suolo, avvenuto nell'area dei Campi Flegrei tra il 2012 e il 2013, è stato causato dalla ripresa dell'attività del magma del supervulcano, sotto l'area urbana di Napoli.



Il magma è risalito fino alla profondità di 3 chilometri e ha generato un piccolo lago sotterraneo del raggio di 2-3 chilometri che ha fatto sollevare il suolo di circa 10 centimetri.



Pubblicata sulla rivista Scientific Reports, la scoperta si deve all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e al Consiglio Nazionale delle ricerche (Cnr) ed è basata su dati satellitari e Gps. Secondo gli autori il magma nel lago sotterraneo può raffreddarsi rapidamente e potrebbe renderlo meno capace di produrre eruzioni. In precedenza, il sollevamento del suolo (bradisisma) dell'area era legato all'immissione di fluidi idrotermali (acqua e gas) nelle rocce della caldera e non all'attività del magma. Quella dei Campi Flegrei è la struttura vulcanica più pericolosa d'Europa, capace di eruzioni molto violente ma per fortuna rare. Negli ultimi 10 anni il suolo si è sollevato di quasi 30 centimetri, tanto che nel 2012, il Dipartimento della Protezione Civile ha innalzato dal verde (quiescenza) al giallo (attenzione) il livello di allerta dei Campi Flegrei. «La previsione delle eruzioni vulcaniche nelle caldere come quella di Campi Flegrei presenta, a volte, difficoltà maggiore rispetto ad altri vulcani», sottolinea D'Auria.



«La risalita e l'intrusione del magma all'interno del lago sotterraneo - aggiunge - potrebbe essere il normale ciclo di vita delle caldere».
Il lago sotterraneo di magma è probabilmente comune ad altre caldere (ad esempio Yellowstone negli Stati Uniti) e secondo D'Auria, «era già presente nel sottosuolo dei Campi Flegrei e probabilmente è stato attivo durante le crisi bradisismiche degli scorsi decenni». Lo studio è stato possibile grazie ai dati del programma COSMO-SkyMed (sviluppato da Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Ministero della Difesa) e dai ricevitori Gps dell'Ingv-OV.
© RIPRODUZIONE RISERVATA