Napoli: case piccole e famiglie numerose, ora il Covid colpisce nei quartieri popolari

Napoli: case piccole e famiglie numerose, ora il Covid colpisce nei quartieri popolari
di Ettore Mautone
Domenica 11 Ottobre 2020, 11:18 - Ultimo agg. 17:48
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Quali sono le zone della Campania dove si concentra la maggiore incidenza dei nuovi casi di Covid 19? Qual è la mappa della distribuzione dei focolai e secondo quali modalità di trasmissione si muovono i nuovi contagi ogni giorno? Partiamo da Napoli: in città si è osservato un particolare fenomeno. Dal 12 agosto, quando la Regione ha reso obbligatori i test di rientro dall'estero e dalla Sardegna, i nuovi positivi si sono concentrati nei quartieri «bene» come Posillipo, Vomero e Arenella in scia evidentemente a una propensione agli spostamenti e alla mobilità che ha fatto il paio alla già osservata maggiore incidenza emersa durante i mesi del lockdown in quel caso riconducibile alla maggiore propensione alla mobilità per lavoro e anche alla più intensa attività sociale delle famiglie. Terminata questa fase, esauriti i rientri dai viaggi per turismo, sono stati tuttavia i quartieri popolari della città a posizionarsi sui numeri più alti di nuovi positivi scovati dai tamponi nell'ambito del contact tracing e del contagio intrafamiliare e della cerchia di amici e parenti. Trasferimento del contagio avvenuto per contiguità sul lavoro ma anche nell'ambito delle strutture familiari. Basta pensare alla costante presenza di personale di servizio, badanti, addetti alla assistenza degli anziani nei quartieri alti. Sta di fatto che il profilo della curva del contagio si è capovolto a favore dei quartieri più popolari. Contemporaneamente si è assistito a un innalzamento dell'età media.

 


Del resto a giocare un ruolo sono anche le condizioni abitative: un conto è aspettare che il virus si estingua in grandi appartamenti dotati di spazi e multiservizi un altro rispettare l'isolamento domiciliare in piccoli appartamenti o addirittura singole stanze. Non sarà un caso che al distretto 24 (Posillipo, San Ferdinando, isola di Capri) sul totale dei casi registrati dall'inizio dell'epidemia la maggior parte sono stati contati dal 1 agosto a metà settembre ma pochissimi nelle ultime tre settimane mentre al 33 (Vicaria, San Lorenzo, Poggioreale) la massima parte sono stati registrati a partire da fine settembre. Lo stesso dicasi per il distretto 31 (Avvocata, Montecalvario, Pendino, Porto) dove si assiste a una netta progressione al rialzo negli ultimi 15 giorni. Anche ieri a Napoli sui 262 nuovi positivi registrati ben 140 sono contatti stretti di precedenti positivi, 57 individuati nelle famiglie tra i sintomatici e sottoposti a tampone su richiesta del medico di famiglia, 54 di non ben dichiarata origine e residuali quelli da rientri dai viaggi mentre iniziano a farsi sentire nelle scuole cove il virus è ancora agli albori. Se andiamo ad analizzare la distribuzione per distretti Asl, sempre su quelli di ieri, ci accorgiamo che il numero maggiore si concentra a Vicaria, San Lorenzo, Poggioreale, San Carlo All'Arena, Stella, facendo salire il numero anche a Barra, San Giovanni e Ponticelli finora massima incidenza. Molti casi si registrano anche a Chiaiano, Piscinola e Scampia mentre scendono a a valori bassissimi al Vomero, Arenella e Posillipo.

Ora che il virus è arrivato nei quartieri popolari la prevenzione dovrebbe seguire strade più accurate. I contagiati asintomatici circolano nei mezzi pubblici, a volte non hanno i documenti o il permesso di soggiorno e pertanto alcuni non fanno il tampone. Le maglie della prevenzione in questi casi si allargano. Nessuno vorrebbe andare in quarantena se il lavoro è precario. Fondamentali, con queste premesse, i Covid resort, strutture per le quarantene che da qui a una settimana sarà attivato a Napoli nel plesso dell'ospedale del mare.

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Spostando l'asse dell'analisi in provincia di Napoli, sul versante nord, ci accorgiamo che in 40 giorni nei 32 Comuni dell'area si sono contati oltre 1100 positivi oltre la metà del totale dal marzo scorso ad oggi (complessivamente 2200) con 75 ricoverati (ad agosto erano zero) e un'impennata partita dal 22 agosto. La mappa degli attualmente positivi in provincia si sovrappone fatalmente ai numeri dell'altissima densità abitativa che si sconta in alcune zone ma anche ai parametri del disagio sociale e lavorativo. A Nord di Napoli l'incidenza di nuove infezioni si concentra a Casoria, Giugliano e Pozzuoli che sono ben oltre la soglia dei 100 casi con un'avanzata decisa negli ultimi giorni nei luoghi dei nuovi focolai come a Cardito e Arzano. A metà classifica, troviamo Casavatore, Melito, Casalnuovo, Frattamaggiore, Marano, Quarto. Condizioni epidemiologiche nettamente migliori emergono sulla costa. La presenza di condizioni abitative più adatte all'isolamento, la presenza di maggiori spazi individuali e collettivi potrebbero giustificare la bassissima incidenza che troviamo nelle isole di Ischia e Procida e nelle zone di Bacoli, Monte di Procida nonostante i maggiori flussi turistici in ingresso e in uscita.
 

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