Napoli, svolta per il centro Paradiso: lo vuole la Regione Campania per farne il museo di Maradona

Napoli, svolta per il centro Paradiso: lo vuole la Regione Campania per farne il museo di Maradona
di Luigi Roano
Domenica 27 Dicembre 2020, 12:19
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La proposta arriva dal consigliere regionale de «I Moderati» Pasquale Di Fenza quando le luci della sala del Consiglio regionale si stanno per spegnere e la finanziaria dell'ente di Santa Lucia prende concretezza. Una proposta destinata a far discutere perché evoca forti suggestioni. Si tratta della riqualificazione del centro Paradiso di Soccavo dove si è consolidato il mito di Diego Armando Maradona scomparso poco più di un mese fa. E implica il coinvolgimento, se anche mai citato, del presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis. Il quale nei giorni tremendi del lutto per Maradona a precisa domanda non si è tirato indietro, ma ha chiesto il coinvolgimento della «cosa pubblica».

Cosa è successo dunque in Consiglio regionale? C'è stata la presentazione e approvazione di un ordine del giorno che ha avuto il suo peso in Aula e lo avrà nelle prossime settimane in giunta: «Si realizza - afferma Di Fenza - la proposta di far nascere un centro di formazione giovanile e un museo dedicato a Maradona nel Centro sportivo Paradiso di Soccavo.

La Giunta regionale, tramite gli assessori competenti, si impegna a svolgere un esame ricognitivo tecnico-amministrativo finalizzato all'acquisto del bene da destinare ad un museo calcistico con annessa struttura ricettiva. Iniziamo così il primo passo per riqualificare il Centro sportivo Paradiso, un luogo che è destinato a rinascere come simbolo di Napoli e del suo legame con Maradona».

Ecco perché l'ordine del giorno è impegnativo perché la Regione fa esplicita manifestazione di interesse per recuperare un bene della città che dovrà essere un centro dove costruire opportunità per i ragazzi di un quartiere periferico di Napoli. Ma cosa significa esame ricognitivo degli atti? Il Centro è stato oggetto negli ultimi 20 anni di una disputa giudiziaria tra gli ultimi proprietari della Ssc Napoli prima del fallimento e dell'era De Laurentiis. La sostanza è che non si sa nemmeno effettivamente la proprietà in capo a chi sia e va da sé che a queste condizioni è impossibile ipotizzare l'acquisto. «Per questo motivo - spiega il consigliere regionale - a stretto giro partirà un bando di gara per avvocati e tecnici che dovranno dirimere la questione. Per quello che concerne la parte urbanistica un primo esame l'ho fatto io che sono un tecnico della materia e mi pare che l'uso che abbiamo ipotizzato di farne sia compatibile». Per Di Fenza «lo spazio una volta recuperato diventerà grazie al museo di Maradona un formidabile volano turistico e visto che si trova in un comprensorio non molto conosciuto ma vicino al San Paolo aiuterà molto il quartiere».


IL DEGRADO
Il Centro Paradiso a Soccavo oggi è ridotto molto male, è un segno di degrado in un quartiere che invece grazie a quel sito ha conosciuto momenti importantissimi. Con gli azzurri permanentemente e per decenni in quella struttura si era creata tutta una economia e Soccavo sembrava essere ai tempi di Maradona il centro del mondo. Il Mattino - con i reportage di Paolo Barbuto - ha più volte segnalato e denunciato il degrado del sito e la malinconia che genera se si pensa a quello che è stato. L'ultimo reportage risale ad appena un mese fa e questo è lo stato dell'arte: «Bisogna scansare resti di lavori edili accatastati da qualche delinquente (soprattutto serrande e mobilia) e poi avanzare a tentoni fra la vegetazione che dai resti del campo di gioco s'è allungata sull'asfalto della rampa d'accesso. Il pericolo è nascosto a ogni passo perché tutti i tombini sono stati rubati nel corso degli anni, e sotto i rami potrebbe esserci il vuoto. Chi ha memoria di un altro Napoli, ricorderà perfettamente quella rampa sulla quale i calciatori si fermavano per salutare i tifosi assiepati al cancello e sostavano per le interviste. Sulla sinistra c'erano gli spogliatoi, le sale massaggi, l'area per l'idromassaggio. Oggi sulla sinistra ci sono muri sfondati, e null'altro».

Oggi la Regione manifesta l'intenzione di acquistare quel sito, ma senza l'apporto di un privato, nello specifico patron De Laurentiis difficilmente il Centro Paradiso ritornerà agli antichi splendori con fini forse ancora più nobili di quelli squisitamente sportivi. La partnership tra il presidente della Regione Vincenzo De Luca e De Laurentiis è un dato di fatto, basta ricordare il lavoro sul San Paolo per le Olimpiadi. Ora i due devono ritrovarsi attorno a un tavolo per decidere anche del Centro Paradiso.

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