«Nel giro di diciotto mesi azzereremo il 90% del debito - ha sottolineato De Gregorio -. Ora abbiamo posto le basi perchè non nascano più contenziosi e tra transazioni e nuovi investimenti per ulteriori 600 milioni immettiamo nel circuito liquidità per un miliardo e 200 milioni di euro. Resta il nodo del dialogo con i sindacati, non sempre semplice, ma sono fiducioso anche su questo».
«Abbiamo fatto un vero e proprio miracolo - commenta il governatore campano Vincenzo De Luca -. Salvare l' Eav, una delle drammatiche eredità che abbiamo trovato, era una delle priorità assieme all'emergenza rifiuti e alla gestione delle ecoballe. Lo abbiamo fatto in un anno e mezzo dal nostro insediamento. Questa azienda era destinata a fallire - ha ricordato il governatore - noi abbiamo lavorato d'intesa con i gruppi parlamentari per strappare 600 milioni necessari, senza fare poesia, ed evitare che 3000 dipendenti finissero in mezzo alla strada. Ora dobbiamo intervenire per togliere l'amianto e investire sulla sicurezza dei convogli e per nuovi treni, visto che quelli attuali si ricordano Vittorio Emanuele e Badoglio. Si riparte con i cantieri, in un mese, un mese e mezzo, saranno riorganizzati. Ma saremo rigorosissimi con le imprese, chiederemo il rispetto del crono-programma e puntualità tedesca. Non è più tempo di giochi di prestigio. L' Eav - ha concluso De Luca - risolti i problemi debitori è davanti alle aziende lombarde».
«Una giornata straordinaria che dà fiducia a tutti quanti noi».
Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che questa mattina ha firmato le transazioni con i maggiori concessionari dei lavori di ampliamento della rete Eav, holding regionale dei trasporti, bloccati per i contenziosi in atto. «Abbiamo fatto davvero un miracolo - spiega De Luca - abbiamo salvato Eav che era in condizioni di pre-fallimento e che avrebbe fatto la fine di Eavbus, che è stata messa in liquidazione. Abbiamo salvato 3mila dipendenti più i 20mila occupati nell'indotto. Abbiamo fatto un miracolo dal punto di vista finanziario, Eav aveva 600 milioni di debiti da decenni e siamo riusciti a strappare al Governo precedente 600 milioni di euro». De Luca spiega che le transazioni «consentiranno di riaprire una decina di cantieri bloccati da 5 anni, significa varare soprattutto lavori per 600 milioni di euro che immettiamo nell'economia della nostra regione, dando respiro alle imprese creando lavoro e i presupposti per fare centinaia di assunzioni di giovani nell'azienda Eav, per la quale puntiamo a un ringiovanimento del personale anche con operazioni di prepensionamento».