Coronavirus, l'assessore di Torre del Greco:
«Ho perso due familiari, qui manca tutto»

Coronavirus, l'assessore di Torre del Greco: «Ho perso due familiari, qui manca tutto»
Giovedì 26 Marzo 2020, 16:26 - Ultimo agg. 17:07
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«Non c'è limite al peggio. Mentre ancora piangiamo i nostri morti, c'è chi ha avuto la faccia tosta di decantare fantomatici traguardi raggiunti e adeguati livelli di assistenza garantiti. I fatti dicono altro, all'ospedale di Boscotrecase ci sono stati cinque decessi in otto giorni e abbiamo dovuto registrare impotenti il grido di aiuto di medici e personale sanitario che denunciano l'assenza di farmaci vitali, antibiotici e antiretrovirali». A parlare è l'assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Torre del Greco, Enrico Pensati, parente di due vittime del Coronavirus: il cognato M.D.D., 46 anni, e la zia R.D.D. 75 anni morti entrambi a Boscotrecase  domenica notte. Proprio Pensati, la settimana scorsa, aveva sollevato la questione legata alla necessità di avviare le cure sperimentali col farmaco anti-artrite già utilizzato al Cotugno e al Pascale.

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Ora che i suoi cari non ci sono più, prova a tenere sempre alta l'attenzione sulle condizioni del nosocomio di Boscotrecase, Covid hospital dell'Asl Napoli 3 Sud: «Dove mancano - prosegue - i kit per la tracheotomia, i reagenti per gli esami ematochimici e i sistemi invasivi per il monitoraggio della pressione arteriosa. A questo va aggiunto il calvario di intere famiglie che lasciano i propri cari nei pronto soccorso e non vengono informati degli spostamenti in altri presidi ospedalieri. Manca un sistema di informazione tale da mettere in contatto i congiunti con il personale medico. Non si conoscono le terapie praticate e purtroppo neanche l'orario esatto del decesso. E l'orrore termina con la ovvia impossibilità dei familiari di poter rendere omaggio alle salme dei propri cari».

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«Dinanzi ad un simile scenario - conclude Pensati - il decoro e la dignità richiederebbero atteggiamenti veramente onorevoli volti al silenzio e al rispetto del dolore. Invece assistiamo al solito balletto delle responsabilità, con annunci e proclami infondati e pronunciati solo per nascondere la triste realtà dei fatti. Leggiamo che la magistratura avrebbe aperto un'inchiesta per accertare eventuali ritardi o peggio ancora responsabilità. Una garanzia necessaria per chi è ancora in vita e lotta per avere davvero adeguati livelli di assistenza. Di Covid-19 si muore e questo è purtroppo un dato incontrovertibile, ma tutti dobbiamo avere la certezza di poter essere curati al meglio senza ritardi e con tutti gli strumenti a disposizione della medicina moderna».

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