Coronavirus a Napoli, è un frate la decima vittima nell'ospizio di Madonna dell'Arco

Coronavirus a Napoli, è un frate la decima vittima nell'ospizio di Madonna dell'Arco
di Daniela Spadaro
Lunedì 30 Marzo 2020, 08:30
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Dieci. Ha raggiunto la doppia cifra il numero dei morti per Coronavirus nella residenza sanitaria anziani di Madonna dell'Arco. La decima vittima è un frate domenicano, Giovanni Cattina, l'unico della comunità risultato positivo al Covid - 19. Il suo nome non era stato reso noto perché ormai da tre anni non abitava più in convento con i confratelli ma, provato da lunga malattia, era degente alla casa anziani. Era lui il paziente trasportato qualche giorno fa, per l'aggravarsi delle sue condizioni, all'ospedale di Nola dove poi è spirato. Di origini sarde, padre Giovanni era stato parroco a Madonna dell'Arco dopo aver fatto parte della comunità di Parabita, in provincia di Lecce, luogo natio dell'attuale priore padre Alessio Romano. Nella residenza in quarantena, con nuovo personale, la situazione è sempre grave ma il numero cresciuto degli operatori ha sollevato un po' gli animi, così come la solidarietà che sta arrivando da «fuori». L'appello per essere riforniti di tute e mascherine è stato ascoltato e tante persone si stanno dando da fare per procurare i presìdi che per ora sono sufficienti ma non si sa fin quando basteranno.

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Ai cinquantadue risultati positivi dai 102 tamponi effettuati alla rsa di Madonna dell'Arco la prima richiesta da un medico di base dei uno dei degenti porta la data, come da protocollo Asl, del 17 marzo scorso - vanno aggiunti gli altri tre casi di Sant'Anastasia, due purtroppo già deceduti. E una bella iniziativa è in atto nella rsa di Madonna dell'Arco: i «nonni», con l'aiuto degli operatori, stanno girando e inoltrando videomessaggi alle rispettive famiglie che non potranno visitarli ancora per molto. Pochi chilometri più lontano, a Somma Vesuviana, i casi sono diventati undici come il sindaco Salvatore Di Sarno ha annunciato ieri mattina in una diretta streaming diventata poi oggetto di polemiche sui social: il sindaco ha infatti deciso di declamare, una per una, tutte le strade dove risiedono i concittadini contagiati e di additare cittadini di Sant'Anastasia, di Ottaviano, di Brusciano che a suo dire sarebbero ancora in circolazione per le strade della sua città. «Se vi becchiamo, vi denunciamo». Al momento, in verità, pur con note stampa quotidiane, di sanzioni elevate a Somma Vesuviana non si ha notizia. E sui cittadini risultati positivi, Di Sarno incalza: «Non posso dire i nomi ma vi indicherò le strade dove questi casi si sono via via succeduti, mi raccomando agli abitanti di quelle zone di fare attenzione un po' di più». Una mappa del contagio, un elenco di strade che, precisa il sindaco, sono presidiate dalla polizia municipale per «ovattare» i positivi. Ha chiesto poi l'esercito e il supporto della polizia provinciale, il sindaco di Somma Vesuviana, e quest'ultima dovrebbe arrivare oggi. Oltre agli undici casi positivi, a Somma Vesuviana ci sono ben 100 persone in sorveglianza fiduciaria domiciliare.
 


Diretta social, ieri, anche per il sindaco di Ottaviano che ha aggiornato il numero dei contagiati: otto, compresa la paziente zero deceduta ai primi di marzo. Capasso ha poi informato di essere in attesa del via libera dalla Regione Campania per poter acquistare circa mille kit di tamponi e di aver adibito la biblioteca a sala operativa di emergenza. Intanto Luigi De Luca, direttore sanitario della casa di riposo per anziani «Venere» di Poggiomarino chiarisce che i decessi avvenuti di recente nella struttura non hanno a che fare col coronavirus. Quattro morti in totale, negli ultimi dieci giorni, dei quali due soltanto nelle ultime ventiquattro ore. «Ma avevano tutti patologie pregresse - spiega il direttore De Luca - abbiamo messo a disposizione di Asl e carabinieri tutta la documentazione, è anche nostro interesse che si faccia chiarezza, se avessimo avuto sospetti lo avremmo subito detto». Dalla casa di riposo «Venere» fanno poi sapere che già dagli inizi di marzo sono stati adottati protocolli e accorgimenti per la sicurezza dei degenti: «Abbiamo quasi dimezzato il numero degli anziani ospitati e interrotto le visite dall'esterno, inoltre provvediamo ad attuare sanificazioni continue».
A Poggiomarino si registrano nel frattempo altri due casi, uno solo a Palma Campania. 

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