Coronavirus, a Napoli arrivano le tende per il triage al pronto soccorso del Cardarelli

Coronavirus, a Napoli arrivano le tende per il triage al pronto soccorso del Cardarelli
di Ettore Mautone
Martedì 25 Febbraio 2020, 15:43 - Ultimo agg. 26 Febbraio, 06:55
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Al Cardarelli da stamani la Protezione civile, su sollecitazione del manager Giuseppe Longo, sta montando tre tende da campo nella zona prospiciente il pronto soccorso. L’obiettivo è individuare, in questa fase, una netta separazione dei percorsi e degli accessi dei pazienti che accusano sintomi respiratori riconducibili all’influenza e all’infezione da coronavirus. Coronavirus che, è bene ricordarlo, in Campania non ha finora fatto registrare alcun caso conclamato a fronte degli oltre 100 pazienti sospetti testati al Cotugno. 

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Nella rete di posti letto di isolamento individuata dalle autorità sanitarie regionali negli ospedali campani il Cardarelli è escluso non avendo un reparto di malattie infettive. Ciononostante, se al pronto soccorso dovesse arrivare un paziente con febbre e sintomi di compromissione respiratoria, è stato preidisposto un triage infermieristico esterno che dirotterebbe il paziente nelle due tende disponibili per l’osservazione. Qui, in un ambiente riscaldato e dotato di sistemi di filtro e igienizzazione dell’aria di ispirazione militare il paziente sarebbe visitato da un medico che usufruirebbe della terza tenda per la vestizione e lo smaltimento delle tute, mascherine e visiere utilizzate. La zona individuata dal manager Longo per l’allestimento della strutture è quella normalmente utilizzata per lo stazionamento delle autoambulanze che saranno indirizzate nel parcheggio sul retro del padiglione per l’emergenza. 

In caso di conferma del sospetto di infezione da coronavirus il 118 e un’ambulanza dedicata e attrezzata per il trasporto di pazienti contagiosi, trasferirebbe il paziente al Cotugno o al reparto di malattie infettive di cui è dotato il Policlinico Federico II. 
 

 

In totale sono circa 200 i posti letto individuati in tutta la regione per l’accoglienza di eventuali pazienti sospetti o positivi al croronavirus dislocati in tutti gli ospedali della Campania dotati non solomdi un pronto soccorso ma anche di un reparto per malattie infettive. 

I casi di sospetto coronavirus o i casi conclamati e sintomatici, dopo la valutazione nei pronto soccorso territoriali o del 118, vanno trasferiti dunque al Cotugno o nelle strutture dotate di reparti di malattie infettive. 

I posti letto in totale individuati sono circa 40 nella Asl di Salerno, 6 al Ruggi, nessuno al Cardarelli, 70 al Cotugno altri 10 rispettivamente tra le varie aziende sanitarie a Caserta, a Pozzuoli e Eboli. In totale dunque 200. 
 

Ma c'è un piano B che coinvolge la Protezione civile e al sanità militare che potrebbero in breve allestire spazi e ospedali da campo per quarantene e controlli. I dipartimenti di prevenzione delle Asl sono deputati a sorvegliare i percorsi e i contatti di eventuali contagi. 

Quanto ai campioni e prelievi e ai test specifici per il coronavirus saranno moltiplicati i punti di verifica dotando di kit diagnostici alcuni laboratori provinciali. A Napoli oltre al Cotugno ci sarà il San Paolo (dalla prossima settimana) e a partire da oggi tutti gli ospedali di riferimento provinciale a Caserta (San Sebastiano), Avellino (Moscati) e Salerno (Ruggi). 



L'allestimento delle tensostrutture della protezione civile è in corso anche all'ospedale San Paolo, dove giovedì mattina sarà allestito un vero e proprio ospedale da campo di 150 metri quadrati. Qui sempre giovedì il laboratorio di analisi sarà anche dotato dei kit per eseguire in loco i tamponi e i test di verifica per la positività al coronavirus.

Entro domenica infine sono in programma gli allestimenti di altre due strutture sempre di 150 metri quadri al San Giovanni bosco e all'ospedale del mare.
In tutti i pronto soccorso della Asl Napoli 1 sono in corso i lavori per definire infine le camere ad alto isolamento che saranno pronte entro domenica. 

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