Coronavirus a Napoli, paralisi servizi sociali: il sostegno agli anziani solo nei casi più gravi

Coronavirus a Napoli, paralisi servizi sociali: il sostegno agli anziani solo nei casi più gravi
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 23 Marzo 2020, 08:16 - Ultimo agg. 08:53
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E' allarme per gli anziani seguiti dai servizi sociali del Comune in questi giorni di emergenza Coronavirus. Circa 1500, di cui alcuni con gravi disabilità o allettati per patologie, che gli operatori sociali non sono riusciti a seguire tutti. A causa, nella maggior parte dei casi, della mancanza di mascherine e guanti difficilmente reperibili. «Siamo riusciti a seguire solo le problematiche più urgenti. Ma da questa settimana tutto dovrebbe tornare alla normalità», dice Sergio D'Angelo, presidente di Gesco la cooperativa che segue circa un terzo di queste persone. Problematica nota a palazzo San Giacomo che ha potenziato il telesoccorso portandolo ad h/24.

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«Per fronteggiare questa situazione di emergenza e tutelare al tempo stesso i cittadini più fragili - spiega l'assessore alle Politiche Sociali e al Lavoro Monica Buonanno - abbiamo assicurato continuità ai servizi sociali essenziali, e adottato una tipologia di welfare trasversale, che possa cioè raggiungere il cittadino direttamente a casa, mettendo al centro le sue esigenze. Le misure di sicurezza previste dal Ministero consigliano di non uscire di casa, ma questa situazione si ripercuote negativamente soprattutto sui soggetti appartenenti alle fasce più fragili della popolazione, come gli anziani, i disabili, gli ammalati e le persone sole». Da qui il potenziamento della centrale in remoto. Per questo il Comune di Napoli ha organizzato la piattaforma «InsiemeMaiSoli», un insieme di servizi a sostegno dei cittadini in difficoltà per l'emergenza coronavirus (081 7955555). Servizi erogati in modalità remota per assistenza sociale e psicologica, prenotazione spese alimentari e farmaci. I servizi sono organizzati per Municipalità, così da limitare al massimo lo spostamento di persone e autovetture. Mentre per le emergenze vere e proprie è stato potenziato il servizio della centrale operativa sociale (0815627027). «Abbiamo potenziato servizi come quello offerto dalla Centrale Operativa Sociale, adesso attivo h24, cui i cittadini possono rivolgersi per assistenza, telesoccorso e volontariato; allargato l'esperienza delle Agenzia di Cittadinanza, realizzate insieme al Centro di Servizi di Volontariato, aggregando le reti territoriali per offrire alle persone sole o in difficoltà ascolto, supporto, spesa di farmaci o di generi alimentari», continua l'assessore Buonanno che è ben conscia come occorra fare i conti con un'emergenza troppo grande per un servizio già difficoltoso. «Abbiamo, inoltre, riconvertito le attività dell'assistenza domiciliare agli anziani tutelando i casi più gravi o in maggiore isolamento e attivando modalità di teleassistenza, oltre che di fornitura di beni alimentari e farmaceutici, per gli anziani e i disabili seguiti dagli operatori assistenziali. In altre parole, credo fortemente che se i cittadini non possono uscire di casa è compito dell'amministrazione raggiungerli e provvedere ai loro bisogni», conclude la Buonanno.
 


I servizi, in questi giorni, sono stati purtroppo carenti e sono stati ridotti ai casi più gravi. Come anziani non autosufficienti e senza alcun parente in grado di accudirli. «Purtroppo - spiega Sergio D'Angelo, presidente di Gesco, la cooperativa che segue per conto del Comune circa 500 persone - nei giorni scorsi i nostri operatori erano per la maggior parte senza mascherine e solo una parte di loro ha potuto garantire il servizio: per questo abbiamo deciso di limitarci ai casi più gravi e alle problematiche più urgenti». In mezzo la difficoltà a recuperare mascherine e guanti e che quindi gli operatori diventassero essi stessi portatori nei confronti degli anziani stessi. «Per questo motivo ci siamo limitati ai casi più urgenti - continua d'Angelo - anche per evitare di aggravare la situazione in soggetti già fragili.
Ma entro questa settimana la situazione dovrebbe tornare alla normalità: con molta fatica, e con un notevole esborso economico, siamo riusciti ad acquistare mascherine a norma sui mercati esteri».

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