Covid, napoletani in fuga all'estero: 27 voli, Malta la destinazione più gettonata

Covid, napoletani in fuga all'estero: 27 voli, Malta la destinazione più gettonata
di Gennaro Di Biase
Venerdì 2 Aprile 2021, 23:00 - Ultimo agg. 3 Aprile, 08:36
4 Minuti di Lettura

Si sorride sotto la mascherina, trolley alla mano o zaino in spalla. Covid o non Covid, si torna a viaggiare da Capodichino. Centinaia di vacanzieri di Pasqua in partenza da Napoli per mete straniere di mare e non, e tra loro molti giovani «esausti dalle restrizioni». Ieri è stato il giorno dei voli diretti per Malta e Parigi, più Madrid (di sera). Buone presenze anche per le destinazioni di scalo (Milano su tutte, ma anche Francoforte). 

Sono stati 27 gli aerei in partenza da Napoli ieri (dovevano essere 28, ma il volo per Sharm è stato cancellato per assenza di sufficienti prenotazioni) e 27 quelli in arrivo.

Viste pandemia e restrizioni, si registra ovviamente un decremento dell’88% del flusso rispetto alla Pasqua 2019, ma nelle ultime due settimane - osservano gli addetti dello scalo napoletano e la polizia municipale di zona - il trend è in salita. La crescita recente viene confermata da Gesac. Secondo i dati Gesac, sono 20mila i passeggeri in arrivo e partenza da Capodichino dal 2 al 6 aprile 2021. Sono 25 le destinazioni possibili (contro le 106 del 2019), servite da 14 compagnie (contro le 43 di due anni fa).

Per molti dei ragazzi in partenza, resta vivo il paradosso del poter andare in vacanza all’estero ma non Italia, visto che all’interno del Paese ci si può muovere solo per «comprovate esigenze di lavoro, salute, o necessità» e previa autocertificazione. Termoscanner, dispenser di gel, sanificazione dell’aria: queste alcune delle tante misure messe in campo da Gesac. Per le regole nelle mete straniere, ogni nazione si comporta a modo suo con le quarantene - spiegano dallo scalo - ma per volare occorre solitamente un tampone negativo. Segnali di vita, dunque, a Capodichino: le saracinesche dei negozi restano abbassate - tranne quella della farmacia dove, come richiesto da alcuni Paesi, si eseguono test antigenici pre-imbarco - ma il deserto è alle spalle. 

Gettonate Malta e le sue spiagge per la Pasqua ’21: da Napoli c’è un volo diretto sull’isola, e per raggiungerla tanti sono arrivati ieri a Capodichino anche dalla Calabria o da Roma. «Partiamo per distrarci ed evadere dopo un periodo difficile: ho perso mia madre da un mese - spiega l’imprenditore Lucio Quartarano - Una volta tornati a Napoli dovremmo effettuare 5 giorni di quarantena». «A breve ci imbarchiamo per Malta. Se fosse stato possibile saremmo rimasti in Italia - aggiunge la compagna, Alessandra Pollice - Sarebbe stato giusto far eseguire un tampone alle strutture alberghiere italiane». 

Video

Tanti tra i passeggeri pongono la necessità della ripartenza del turismo in Italia, e tra loro c’è chi ha già affrontato il Covid. Una comitiva di 3 napoletani e un salernitano, tutti under 30, sta per raggiungere Malta: «Finalmente una vacanza dopo due anni - sospira Renato - abbiamo preso in affitto una casa per tre giorni. Siamo esausti di restrizioni». Ancora più giovani sono i 20 calabresi, sullo stesso volo «per un tirocinio Erasmus - raccontano Simone De Simone, Michele Giordano e Cristian Fiori - Ci occuperemo di marketing e reception. Staremo lì due mesi, e abbiamo accettato specialmente per evadere dalla pandemia». Si va in vacanza anche a Parigi, ma in queste ore si parte da Capodichino per tante ragioni, alcune legate alla pandemia, altre no. Allo scalo si incontrano anche dei nonni. «Mio marito e io stiamo andando in Francia perché c’è bisogno del nostro aiuto - spiega Maria Vernari - Nostro figlio non sa come tenere la figlia, visto che deve andare al lavoro e lì le scuole sono chiuse in presenza questo mese. Partiamo per prenderci cura della nipotina». «Sto raggiungendo per Pasqua mia cugina che lavora a Parigi - sorride Vincenza Romano, 24 anni - e altrimenti passerebbe le vacanze da sola. Ho fatto solo il biglietto di andata: vorrei cercare di ripartire dalla Francia. Sono una operatrice sociosanitaria, e in Italia ho perso il lavoro da poco». 

«Ho la certificazione del tampone molecolare negativo fatto entro 72 ore, e una volta arrivato in Francia farò una quarantena di 5 giorni, quindi tornerò al lavoro - conclude Pasquale Cestineto, del ristorante Evviva a 10 km da Parigi - Sono un sous chef e sto rientrando per cucinare, anche se solo per asporto e delivery. Il nostro locale è in una regione residenziale, quindi si lavora tanto. Come in Italia, invece, i grandi centri turistici sono deserti. Il coprifuoco lì inizia alle 19». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA