Quarta dose, a Napoli è flop vaccinazioni: in un giorno solo 23 dosi nella Fagianeria

Quarta dose, a Napoli è flop vaccinazioni: in un giorno solo 23 dosi nella Fagianeria
di Melina Chiapparino
Mercoledì 6 Luglio 2022, 23:58 - Ultimo agg. 8 Luglio, 08:33
3 Minuti di Lettura

«L’unico modo per fronteggiare l’ondata dei nuovi contagi di Omicron 5, è il vaccino». Questa convinzione è stata condivisa da chi, ieri, si è recato nell’ex Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte, riattivata come hub vaccinale dopo la chiusura disposta lo scorso 15 maggio. Il bilancio del primo giorno di rimessa in funzione del centro per la somministrazione della quarta dose, prevista per gli over 80 e i pazienti fragili dai 60 anni in su, non ha registrato un boom di presenze ma i 23 vaccinati di ieri, non hanno avuto dubbi sul fatto che «tra qualche settimana, ci sarà la corsa alla dose booster». 

L’impennata dei positivi è, senza dubbio, il motivo principale che ha spinto la platea degli over 60 fragili e, più in generale, degli ultraottantenni a «non aspettare altro tempo e rafforzare la protezione contro il virus» come ha spiegato Aldo de Luca, 81enne napoletano che, dopo essersi consultato con il proprio medico di famiglia, ha deciso di farsi la quarta dose anche «per una tranquillità psicologica oltre che per una sicurezza dal punto di vista clinico», La paura di essere contagiati ora che le infezioni da Covid si stanno drammaticamente moltiplicando, ha spinto la maggior parte dei candidati a «non aspettare l’autunno sebbene si vociferasse di un vaccino più potente e qualitativamente migliore di quello attuale» come ha raccontato Nunzia Fedele, accompagnata ieri dal marito, medico in pensione.  

Nell’hub di Capodimonte, aperto ieri dalle 9 alle 14, così come previsto ogni mercoledì e sabato, salvo la decisione di aprire tutti i giorni nel caso di grande affluenza, sono state somministrate 23 dosi, di cui 20 Pfizer e 3 Moderna. Tra i vaccinati che si sono sottoposti alla quarta dose «per una sicurezza personale ma anche per continuare a tutelare la salute collettiva» come ha sottolineato Umberto Taurone, 68enne fragile, c’è stato anche Robert Gallo, scienziato statunitense e direttore dell’Istituto di Virologia umana presso università di Maryland a Baltimora. «Dopo il congresso nazionale della Società Italiana di Virologia, svoltosi a Napoli, ho accompagnato Robert Gallo nell’hub di Capodimonte dove ha ammirato la bellezza del centro e, come previsto dai protocolli internazionali, è stato sottoposto a mezza fiala di Moderna» ha raccontato Franco Maria Buonaguro, direttore dell’Unità Complessa di Biologia Molecolare e Oncogenesi Virale della Fondazione Pascale e direttore del centro italiano del Global Virus Network. 

Video

L’idea di proseguire con una quinta dose, non spaventa la platea dei senior «fiduciosi nella campagna anti Covid» come ha detto Giuseppa Fedele, 84enne napoletana che come tanti anziani, ieri, ha lamentato l’assenza della navetta per il trasporto dei candidati e dei loro accompagnatori dal varco a Porta Miano fino all’entrata dell’hub.

Un altro punto critico, soprattutto per gli over 80, è stato il lungo e assolato percorso, che fiancheggia i giardini per raggiungere l’ingresso principale e l’area di accettazione, per cui tanti anziani, dopo averlo richiesto alle guardie giurate, sono entrati dall’uscita della struttura, accorciando le distanze. Per queste criticità, la direzione generale dell’Asl partenopea, ha previsto l’attivazione della navetta da sabato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA