Test negativo, il sindaco di Torre Annunziata torna al Comune. Poi il panico: il risultato era sbagliato

Test negativo, il sindaco di Torre Annunziata torna al Comune. Poi il panico: il risultato era sbagliato
di Raffaele Perrotta
Venerdì 19 Marzo 2021, 23:50 - Ultimo agg. 20 Marzo, 13:33
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Un’informazione sbagliata, un’incomprensione o il nome letto male, fatto sta che il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione ha saputo di essere negativo al Covid-19 per poco più di dodici ore. Salvo poi aver conosciuto ufficialmente l’esito del suo tampone che è risultato positivo. Nel mentre, però, ieri mattina, prima che arrivasse il messaggio formale dell’Asl, è andato per qualche ora al comune e, per questo motivo, i dipendenti della segreteria e del suo staff si sono dovuti mettere in quarantena. Inoltre, è stata disposta la chiusura degli uffici e la loro sanificazione. Succede anche questo in tempi di pandemia.

Il primo cittadino ha avvisato qualche sintomo simile a quelli influenzali esattamente una settimana fa: la giornata di sabato scorso l’ha vissuta con il raffreddore e vari dolori. Immaginando fossero le avvisaglie, ormai note, del Coronavirus, si è posto in autoisolamento in casa fino a mercoledì, quando si è sottoposto al tampone molecolare. Giovedì pomeriggio ha ricevuto informalmente la notizia dell’esito dell’esame: negativo.

Non avendo sintomi, ieri mattina è tornato negli uffici comunali di via Schiti. 

Ma di lì a qualche ora Ascione è stato avvisato dall’Asl Napoli 3 Sud che il risultato del test era, invece, positivo. Per questo è stata predisposta la chiusura di alcuni uffici e deciso lo smartworking per quei dipendenti che sono entrati in contatto con il sindaco. «Nel laboratorio, probabilmente, avranno letto male il mio nome», ha detto Ascione, commentando l’accaduto e invitando di nuovo tutti a essere prudenti: «Questa malattia ha una genesi complicata, per questo ripeto sempre che occorre precauzione. Io stesso, pur essendo accorto, sono stato contagiato e nemmeno riesco a ricostruire il dove e il quando». Intanto, il sindaco dovrà rimanere a casa in quarantena almeno fino a fine mese, quando sarà nuovamente sottoposto a tampone. 

Secondo l’ultima direttiva dell’Unità operativa di prevenzione collettiva dell’Asl, tra un test e l’altro dovranno passare 14 giorni e non più 10, come previsto fino a qualche settimana fa. «Mi sforzerò di partecipare alle iniziative attraverso le piattaforme informatiche, come ho fatto stamattina (ieri, ndr) all’evento dedicato alla legalità, organizzato dai Salesiani e al quale ha partecipato, oltre a don Antonio Carbone che l’ha organizzato, anche don Tonino Palmese», ha spiegato Ascione. Che ha aggiunto: «Stiamo lavorando affinché anche le riunioni di giunta e del consiglio comunale si possano tenere via web, così come abbiamo fatto per le commissioni consiliari». 

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La situazione in città è in leggero miglioramento rispetto a gennaio e febbraio, i mesi peggiori della pandemia per Torre Annunziata. Per diverse settimane la media dei nuovi contagiati al giorno ha sfiorato le 50 persone, mantenendo sopra i mille i positivi acclarati. Motivo che ha spinto il sindaco a varare una serie di ordinanze da zona rossa, quando il resto della regione era ancora in zona gialla. Misure drastiche di contenimento della diffusione del virus per far calare la curva dei contagi. Da giorni, ormai, il numero, seppur ancora alto, è in diminuzione. Attualmente sono 494 le persone ancora positive. Ieri si sono registrati 17 casi positivi e 59 guarigioni, a fronte dei 230 tamponi effettuati, facendo abbassare a poco più del 7 per cento l’indice di positività. Purtroppo, però, la città ha dovuto piangere una nuova vittima: è venuto a mancare un uomo di 65 anni. Si allunga, così, l’elenco delle persone che hanno perso la vita a causa del Covid: sono 75, di cui cinque solo nell’ultima settimana. «L’amministrazione comunale partecipa commossa al dolore dei familiari della persona scomparsa ed esprime loro le proprie condoglianze», ha detto il sindaco.
 

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