Credito, frodi in aumento; la Campania maglia nera: ecco come funziona la truffa online

Credito, frodi in aumento; la Campania maglia nera: ecco come funziona la truffa online
di Nando Santonastaso
Domenica 10 Luglio 2022, 09:23 - Ultimo agg. 11 Luglio, 09:34
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«Mi sono ritrovata dalla sera alla mattina con il cellulare disattivato, poi ho capito che mi avevano trasferito a mia insaputa a un altro gestore telefonico e infine ho scoperto che avevano prelevato dal mio conto corrente una somma per l'acquisto di un elettrodomestico, in un centro commerciale di Salerno, come più tardi ho appurato. E, come se non bastasse, anche la mia posta elettronica è diventata per me inaccessibile».

Il furto d'identità e la contestuale frode creditizia raccontati e soprattutto subìti dall'insegnante casertana Laura (nome fittizio ma la denuncia è agli atti della polizia della sua città) non sono una novità. In Campania, anzi, storie del genere sono migliaia. Ben 4.800 quelle denunciate nel 2021, quasi 13 al giorno, più di un quinto del totale nazionale (28.600 nel 2021, +31% rispetto al 2020): Napoli da sola ne conta più della metà, con 2.860 casi, prima tra le provincie italiane, seguita da Caserta (785), Salerno (668), Avellino (267) e Benevento (207).

Sono numeri da primato nazionale tra le regioni, come certifica l'Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da Crif-MisterCredit. E alle spalle della Campania, già in vetta a questa poco edificante graduatoria nel 2020, spira un vento proveniente soprattutto dal Sud: al secondo posto figura, infatti, la Sicilia che con l'11,8% dei casi totali ha superato la Lombardia mentre la Calabria, quarta, ha staccato il Piemonte con un incremento del 32,6% sull'anno precedente (meglio, si fa per dire, ha fato solo il Friuli-Venezia Giulia con +35%).

A livello nazionale, il danno stimato raggiunge i 124,6 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto alla precedente rilevazione dal momento che al numero maggiore di casi corrisponde una contemporanea diminuzione dell'importo medio frodato, che si attesta a 4.350 euro (-23,3% rispetto all'anno precedente). Lo scorso anno però sono cresciute soprattutto le frodi fino a 1.500 euro e quelle oltre i 10mila euro: dall'analisi del Crif emerge infatti che il 40% dei casi denunciati riguarda l'acquisto fraudolento di elettrodomestici, contro il 9% di articoli di elettronica e telefonia e l'8,8% di auto e moto.

Il sistema più in voga è proprio quello descritto dall'insegnante casertana: si parte dall'acquisizione illecita di documenti di identità (carta e patente) per sottoscrivere, in tempi rapidissimi, finanziamenti finalizzati all'acquisto di un bene, che non viene poi rimborsato all'istituto di credito. Sulla base di questi dati è stato possibile ipotizzare anche l'identikit medio di chi è più esposto alla truffa: maschio per lo più, sotto i 30 anni, a caccia di elettrodomestici di ultima generazione, quasi sempre esperto o utente del mercato on line della sua regione.



Ed è proprio quest'ultimo aspetto che incuriosisce: l'analisi del Crif dimostra che l'incremento degli acquisti on line durante i due anni della pandemia è stato senza precedenti aprendo una grossa falla nella sicurezza delle transazioni sulla Rete. Non a caso le truffe sulle carte di credito sono aumentate di quasi il 60% nel 2021 dopo la robusta frenata nella spesa delle famiglie registrata durante la fase più avuta dei lockdown. «Il fenomeno delle frodi creditizie perpetrate attraverso un furto di identità è in continua evoluzione commenta Beatrice Rubini, executive director della linea Mister Credit di Crif - poiché le organizzazioni criminali si avvalgono di tecniche sempre più sofisticate che spesso il singolo consumatore non è in grado di rilevare». L'Italia non è l'unico Paese a dover fronteggiare questa offensiva criminale (nel 2021, secondo una analisi di Scam Adviser, ci sono state oltre 260 milioni di truffe nel mondo e le perdite totali sono ammontate a 41,3 miliardi di euro, il 15% in più rispetto all'anno precedente). Inoltre, la media degli importi sottratti a risparmiatori e correntisti (2mila euro 2020 e 2021), è inferiore a quelle di Francia e Germania.

Anche i tempi di scoperta delle frodi si stanno accorciando, pur essendo ancora tutt'altro che rapidi: nel 2020 solo il 36,3% delle truffe veniva scoperto entro sei mesi dal fatto, mentre nel 2021 la quota è salita al 42,4% (ma più di un caso su dieci viene scoperto dopo oltre tre anni, ricorda il Crif). Appare però sempre più forte la percezione di un fenomeno di cui temere le conseguenze, anche perché alimentato inevitabilmente dall'incremento degli strumenti di pagamento elettronico e dalla digitalizzazione di molti processi identificativi. Non a caso, la Polizia di Stato nel suo report 2021 parla di oltre 18mila persone che hanno denunciato casi di phishing, smishing o vishing, (furti di identità e dintorni) dichiarando di aver subito furti riguardanti la propria carta di credito, credenziali di accesso bancarie o chiavi private dei propri cripto-wallet. E le associazioni dei consumatori rincarano la dose: nei primi sei mesi dell'anno la tendenza ha continuato a salire ancora.
 

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