Crollo al cimitero di Poggioreale, distrutte centinaia di tombe: resti umani sepolti in mezzo ai detriti

Crollo al cimitero di Poggioreale, distrutte centinaia di tombe: resti umani sepolti in mezzo ai detriti
di Paolo Barbuto
Giovedì 6 Gennaio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 20:10
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È venuta giù all'improvviso, il rumore sordo e violento ha svegliato in piena notte le persone che abitano nei dintorni: la palazzina dell'Arciconfraternita dei Dottori e di San Gioacchino nel cimitero antico di Poggioreale è crollata di schianto. Si è accasciata perché la collina sulla quale è costruita è stata letteralmente svuotata dal cedimento di una galleria della metropolitana, in costruzione proprio al di sotto del cimitero. Una paratia di cemento che avrebbe dovuto resistere alla pressione della falda acquifera, e proteggere il tunnel in costruzione, ha ceduto: l'acqua ha iniziato ad allagare il cantiere e, contemporaneamente, ha dilavato il terreno al di sotto della costruzione. Senza più sostegno, le fondamenta della palazzina di tre piani fuori terra e due ipogei, si è accartocciata ed è crollata.

Il crollo ha trascinato giù migliaia di loculi, i resti dei poveri morti sono finiti al suolo, mescolati alle macerie, in drammatico e macabro scenario. 

Il cedimento della paratia di cemento si è verificato nella serata di martedì, come spiega un comunicato di Metropolitana Spa che si occupa della costruzione dell'infrastruttura.

Il cantiere è stato immediatamente allagato ed è iniziata la corsa contro il tempo per arginare l'acqua: sapevano tutti che quella situazione avrebbe potuto generare rischi agli edifici del cimitero. Sono subito state raggruppate decine di camion con cemento ed è iniziato il lavoro di riempimento della cavità nel tentativo di frenare la fuoriuscita d'acqua, ma l'impresa non è riuscita in tempo. Il rapido deflusso dell'acqua di falda che s'è mescolata al terreno della sovrastante collina è stato inarrestabile, la base della palazzina della congregazione s'è svuotata e il crollo è diventato inevitabile, poco dopo le tre di notte è venuto giù tutto.

Sul posto immediatamente sono giunti i vigili del fuoco, poi la protezione civile e la polizia municipale. L'area del crollo è stata interdetta, la Procura ha posto sotto sequestro i luoghi per un'indagine che dovrà accertare nel dettaglio le responsabilità. 

 

Il sindaco Gaetano Manfredi ha spiegato che «Il crollo ci addolora particolarmente e siamo vicini al dolore delle famiglie dei defunti rimasti coinvolti. Sin da subito siamo intervenuti per verificare le conseguenze del cedimento e provvedere a ridare la necessaria dignità alle salme per lenire una ferita inferta alla memoria della città».

Durissimo l'assessore ai trasporti Edoardo Cosenza: «È gravissimo quanto accaduto per il crollo verificatosi durante i lavori della metropolitana alla galleria sotterranea al cimitero. Sono rilevanti i danni che subisce il Comune: adesso pretendiamo la messa in sicurezza immediata dei luoghi e la salvaguardia dei resti all'interno del cimitero».

Nel frattempo l'amministrazione ha predisposto la chiusura del cimitero fino al 19 gennaio per la completa messa in sicurezza dell'area del crollo, vietato l'accesso a chiunque. Sospese fino a sabato le operazioni di seppellimento: chi ha un proprio caro da accompagnare nell'ultimo viaggio dovrà attendere almeno un altro paio di giorni, poi si potrà accedere solo lontano dall'area del crollo e con un permesso speciale. 

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«Siamo intervenuti prontamente per ripristinare il decoro e la salute pubblica - ha spiegato Vincenzo Santagada, assessore ai cimiteri -. Ora occorre avviare il recupero dei resti delle salme per assicurare alle stesse degna sepoltura. Auspico che siano realizzate le operazioni di recupero dei resti al più presto per darne dignitosa sepoltura. Ho chiesto che sia quanto prima collocato un telo di copertura sulla parete crollata per il rispetto nei confronti dei defunti. Un grande dolore mi accompagna in questo momento. Una ferita nel decoro e nell'immagine della città. Un dolore composito, che somma in sé tanti aspetti, tra cui il cordoglio dei parenti che hanno visto crollare i loculi in cui riposavano i propri cari, che diventa un dolore corale della città».

Non saranno brevi i tempi della risistemazione della struttura. Sarà necessario attendere l'esito delle indagini, appurare ogni singola responsabilità e poi procedere alla ricostruzione dalla palazzina. Impossibile ipotizzare una data in cui il cimitero potrà cancellare la ferita che s'è aperta ieri: di certo ci vorrà almeno un lustro. Nel frattempo l'intero cimitero avrebbe bisogno di un importante restyling, forse è il momento di iniziare a pensarci e a lavorare affinché avvenga presto. 

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