De Iesu: «Età imputabile a 12 anni? Meglio puntare sulla rete sociale»

De Iesu: «Età imputabile a 12 anni? Meglio puntare sulla rete sociale»
Venerdì 15 Febbraio 2019, 12:46 - Ultimo agg. 12:47
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«Abbassare l'età imputabile a 12 anni? Queste sono decisioni e valutazioni politiche. C'è un problema di giustizia minorile, ma bisogna puntare molto prima sulla rete di protezione sociale». A dirlo è il questore di Napoli, Antonio De Iesu, che questa mattina ha partecipato a un convegno sulla giustizia minorile organizzato dalla Cisl e al quale hanno partecipato il presidente della Camera Roberto Fico e il segretario della Cisl Annamaria Furlan.

«Dopo i gravissimi fatti che hanno caratterizzato Napoli nell'ultimo anno abbiamo dato delle risposte forti», ha ricordato il questore citando i casi di aggressioni da parte di baby gang a coetanei ma non solo, ma per De Iesu «bisogna capire perché succede questo e perché c'è tanta crudeltà, violenza e capacità di interpretare i valori etici della convivenza civile da parte di minorenni».

Secondo De Iesu «bisogna puntare a rafforzare la rete di protezione sociale. Ancora non l'abbiamo fatto, bisogna andare nei quartieri sensibili e capire come vivono gli adolescenti. Ma serve il sostegno da parte delle famiglie, in gran parte inadeguate, come nelle famiglie criminali dove il bambino si alimenta di valori negativi. Bisogna investire in centri di aggregazione, mettere in rete le iniziative che pure ci sono, ma vanno convogliate per cercare di attrarre giovani con lo sport. Serve una riflessione di tutti per capire quali progetti possono essere utili per cercare di sottrarre alla violenza e alla devianza il maggior numero di adolescenti», ha concluso il questore di Napoli.
 
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