Elezioni forensi: per «Avvocati indipendenti» le priorità sono assistenza e amministrazione

L'aggregazione di avvocati composta da Gabriele Esposito, Edoardo Di Natale, Gennaro De Chiara, Michele Bisceglia, Antonio Verde e Maurizio D’Ago

Gabriele Esposito ed Edoardo Di Natale
Gabriele Esposito ed Edoardo Di Natale
Martedì 24 Gennaio 2023, 17:00
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“Avvocati Indipendenti” è una aggregazione di avvocati composta da Gabriele Esposito, unico consigliere uscente, e dai colleghi Edoardo Di Natale, Gennaro De Chiara, Michele Bisceglia, Antonio Verde e Maurizio D’Ago che, quotidianamente e da sempre, si dedicano alla professione vivendo e facendo proprie le medesime problematiche di tutti.

«Vogliamo chiarire un dato: con il termine indipendente erroneamente si individua una candidatura individuale.

Autonomia e indipendenza, invece, sono caratteri distintivi del proprio modo di essere e di fare, vuol dire essere avulsi da logiche lontane dalla libertà di determinazione di chi esercita la nostra professione. Essere indipendenti è un modus vivendi che risponde solo alle esigenze ed alle prerogative della classe rispetto ad ogni altro 'potere' interno o esterno all'Avvocatura. L'Ordine forense – precisa Gabriele Esposito - è insieme ente pubblico a forma associativa e, insieme, istituzione. Al di là degli ultimi e tristi eventi, già da tempo si è manifestata la necessità di una seria riorganizzazione della macchina amministrativa che non intacchi la struttura, rafforzandola, invece, nei punti nevralgici e che consenta migliore produttività di servizi, adeguata trasparenza, non prevedendo un aumento delle quote ma ottimizzando le spese. Appare quantomeno opportuno, poi, attesa la struttura associativa, predisporre adeguata comunicazione tra ente ed iscritti, consentendo agli Avvocati di essere costantemente informati e creando canali predisposti alla ricezione di eventuali contributi. Pensiamo, poi, che potrebbe risultare utile la creazione di una fondazione per consentire, nei limiti di quanto si raccoglierà anche con contributi pubblici, forme di assistenza ad avvocati in temporanea difficoltà economica che, documentando lo stato di disagio, potranno avere accesso ad eventuali emolumenti».

Altri eventi, tra cui anche riforme legislative adottate in sostanziale “absentia”, hanno scandito il triste primato della autolesionistica perdita di autorevolezza dell'Avvocatura. A ciò si aggiunga che lotte intestine ed una fantomatica partigianeria adusa a sollevare problematiche per poi allontanarsi e non collaborare alla loro risoluzione, impongono da subito, secondo la coalizione capeggiata da Esposito, un invito alla moderazione, pur nella legittima disarmonia delle opinioni: in caso contrario, non risulteranno vincitori, se non quei pochi speculatori ostili ad un sano equilibrio, e risulterà invece perdente l'Avvocatura tutta.

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