Ercolano, anche gli arabi per il rilancio di Villa Favorita

di Francesco Catalano
sabato 3 gennaio 2015, 11:35
- Ultimo agg. 16:36
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La concessione dell’intero Parco superiore della struttura di corso Resina è prevista per un periodo di tempo variabile tra un minimo di sei anni ad un massimo di cinquanta. La pubblicazione della gara giunge al termine di un lungo iter che ha visto in prima linea il Comune di Ercolano con la Direzione regionale per i beni e culturali e paesaggistici della Campania e il Mibac, attraverso la Soprintendenza dei Beni architettonici di Napoli. Lo strumento utilizzato per raggiungere questo obiettivo è Valore Paese Dimore, l’iniziativa di Agenzia del Demanio, Invitalia e Anci che ha l’obiettivo di recuperare, riqualificare e valorizzare beni pubblici di notevole pregio storico-artistico, inserendoli in un network di strutture di ospitalità e accoglienza diffuso su scala nazionale.
Al bando pubblico internazionale che scadrà il prossimo 15 marzo possono partecipare tutte le società, cooperative o consorzi che abbiano un patrimonio netto di almeno 500mila euro ed un fatturato minimo annuo di almeno 400mila euro legato all’attività prescelta per la gestione dell’immobile: oltre all’offerta economica, una giuria deciderà la migliore proposta valutando anche la qualità dei progetti presentati. In questo modo, lo Stato, oltre ad incassare un canone per l'intera durata della concessione, risparmia le spese di gestione e favorisce un circuito virtuoso di trasformazione urbana e sviluppo locale. Nel caso di Villa Favorita, un complesso che, oltre al fabbricato principale progettato nel ‘700 da Ferdinando Fuga, comprende anche piccoli locali anticamente adibiti a falegnameria, stalla e lavanderia, il Mibac ha già stabilito le linee-guida dell’intervento di restauro per garantire la tutela dei singoli organismi architettonici e delle loro caratteristiche originarie.
Secondo una stima effettuata dai funzionari del ministero, le opere per il completo recupero del complesso di corso Resina ammontano a circa 25 milioni di euro da reperire attraverso il partner iato pubblico- privato. In considerazione degli elevati costo previsti, Mibac, Demanio e Comune si sono impegnati ad individuare finanziamenti pubblici, come ad esempio i fondi europei.
Stando alle prime indiscrezioni reperite dagli addetti al mercato immobiliare specializzati in storiche residenze di lusso, la concessione di Villa Favorita potrebbe scatenare un’asta internazionale: sull’edificio del Miglio d’Oro, infatti, avrebbero già da tempo puntato le loro attenzioni fondazioni americane ed investitori legati ad emiri arabi interessati a realizzare all’ombra del Vesuvio un resort da Mille e una notte. «Per Ercolano questo programma di valorizzazione di Villa Favorita rappresenta un passo importantissimo per la riqualificazione cittadina e per il rilancio del turismo sul nostro territorio – gongola il sindaco Vincenzo Strazzullo – Attraverso il recupero della struttura, il Miglio d’Oro tornerà agli antichi fasti e consentirà anche nuove opportunità occupazionali».
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