Esplosione in fabbrica a Ottaviano, l'ultimo saluto all'operaio morto dell'Adler Plastic

Esplosione in fabbrica a Ottaviano, l'ultimo saluto all'operaio morto dell'Adler Plastic
di Francesco Gravetti
Domenica 10 Maggio 2020, 09:30
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In meno di un'ora i familiari hanno salutato per l'ultima volta Vincenzo Lanza, l'operaio 55enne che lo scorso martedì è morto a causa dell'esplosione alla Adler, la fabbrica di Ottaviano di proprietà del noto imprenditore Paolo Scudieri.

Nel rispetto delle regole dettate dall'emergenza sanitaria in atto, hanno partecipato soltanto quindici persone: la moglie, i due figli e pochi altri parenti, ai quali si sono aggiunti i quattro parroci di Ottaviano (don Michele Napolitano, don Salvatore Mungiello, don Vittorio Garzone, don Raffaele Rianna) e il sindaco Luca Capasso. La cerimonia funebre si è tenuta al cimitero di via Vecchia Sarno, dove la salma è arrivata direttamente dal Policlinico di Napoli: qui, in mattinata, era stata effettuata l'autopsia.
 


È stato don Michele, parroco di San Michele, a pronunciare pochissime parole in uno spazio aperto proprio all'ingresso del luogo santo: «È un dolore troppo grande, uno strazio. Non serve parlare troppo, serve pregare»; poi c'è stata la sepoltura nella cappella di famiglia. Sul posto, anche Paolo Scudieri, che ha fatto le condoglianze alla famiglia e poi si è allontanato in silenzio.

In serata, il sindaco ha pubblicato un post sui social, col quale ha ricordato l'operaio: «Questa emergenza sanitaria ci ha impedito di essere presenti, ma sono sicuro che oggi saremmo stati migliaia, perché in tanti volevano bene ad Enzo. Il dolore composto con la quale la famiglia sta affrontando questo terribile lutto è un esempio per tutti. A loro va il nostro abbraccio affettuoso, con una promessa solenne: non vi lasceremo soli, non vi abbandoneremo. Ciao Enzo, sei stato un grande uomo, un lavoratore, un ottavianese vero». È anche comparso uno striscione in via Cesare Ottaviano Augusto, poco lontano dall'abitazione, con scritto «Ottaviano sentirà la tua mancanza».
 
 

Proseguono, intanto, gli accertamenti per verificare la causa dello scoppio. In queste ore è stato in azione anche il nucleo investigativo antincendio, una sezione dei Vigili del Fuoco che si occupa proprio dello studio, della ricerca e dell'analisi per la valutazione delle cause d'incendio. Sono proprio le relazioni dei pompieri le più attese, dopo che l'autopsia ha confermato, almeno dalle prime risultanze, che Vincenzo Lanza è morto per le lesioni interne riportate in seguito alla caduta dovuta all'onda d'urto dell'esplosione. I risultati completi dell'esame medico saranno noti nelle prossime settimana, ma non è da esso che procura di Nola e carabinieri attendono sviluppi significativi, quanto dai rilievi tecnici e dall'esame di tutta la struttura andata distrutta. È dentro la fabbrica che qualcosa è andato storto: forse un cattivo funzionamento di un macchinario o una fuga di metano in qualche tubazione sotterranea.

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