Faida di Fuorigrotta a Napoli, in aula il film delle ronde dei boss in via Duilio

In Tribunale le immagini del controllo del territorio

Carabinieri sul luogo di un agguato a Fuorigrotta
Carabinieri sul luogo di un agguato a Fuorigrotta
di Leandro Del Gaudio
Mercoledì 1 Marzo 2023, 16:17 - Ultimo agg. 2 Marzo, 06:45
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Ciak si gira, ma non è un film. E le immagini che scorrono sui monitor non sono di pura finzione. Sono le immagini del circuito di videocontrollo, a Fuorigrotta, che raccontano - almeno dal punto di vista dell'accusa - le ronde dei presunti boss dell'area occidentale. Aula 215 del Tribunale di Napoli, sono le dodici in punto, quando il pm della Dda di Napoli Salvatore Prisco cala l'asso.

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Si rivolge ai giudici della prima sezione (collegio A) e chiede di ascoltare la testimonianza di un funzionario di polizia, alla luce delle immagini messe agli atti nel corso del processo. Collegato in videoconferenza, si scorge la sagoma dell'unico imputato, vale a dire Giuseppe Troncone, indicato come il presunto boss in erba che avrebbe controllato - a mo' di sceriffo - la zona sotto casa, nei pressi di via Duilio, pronto ad allontanare due presunti rapinatori di auto. Una versione fortemente respinta dai difensori del giovane imputato, gli avvocati Antonio Abet e Andrea Lucchetta, che respingono la pista secondo la quale Troncone jr avrebbe contrastato - a colpi di aggressioni - ogni genere di crimine predatorio da parte di banditi provenienti da altre zone dell'area occidentale. Un reato, quello mosso dalla Dda di Napoli, che viene mosso in concorso di un altro personaggio di Napoli ovest, parliamo di Andrea Merolla, che è stato ammazzato nel corso della faida di Napoli ovest. 

 

Scorrono le immagini della presunta ronda, mentre in aula - tra il pubblico - si scorge la sagoma di Vitale Troncone, padre dell'imputato, miracolosamente sopravvissuto a un agguato il 23 novembre del 2021, proprio in via Duilio. 

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