La morte di Davide, analisi sui filmati ma nel quartiere telecamere spesso distrutte dai pusher

La morte di Davide, analisi sui filmati ma nel quartiere telecamere spesso distrutte dai pusher
Martedì 9 Settembre 2014, 08:47 - Ultimo agg. 08:48
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Obiettivo dichiarato arrestare Arturo Equabile, sfuggito a un precedente blitz in via Tertulliano. Ecco il motivo che spinge a tenere il colpo in canna. Una zona che un tempo apparteneva ai Perrella-Puccinelli (almeno fino all’inizio degli anni Novanta), che è stata di recente controllata dal clan di Antonio Scognamillo (Tonino ’o parente, recentemente arrestato dopo una scarcerazione per decorrenza), oggi più che mai affidata a giovani emergenti.



Età media, trent’anni, rione Traiano resta una sorta di «narcorione», spaccato metropolitano segnato dal controllo degli stupefacenti. Qui, negli scantinati delle case popolari è possibile acquistare di tutto, tanto che negli ultimi anni è nato anche un sistema di vendita porta a porta, grazie a veri e propri galoppini: in sella a scooter, quelli della zona vendono droga a destinazione, grazie a piccoli corrieri che si muovono da una parte all’altra della città.



Parola ai tecnici, dunque, mentre l’inchiesta punta anche ad acquisire eventuali testimonianze. Possibile che nei prossimi giorni verranno ascoltati anche altri soggetti presenti quella notte. Sono in tanti che hanno raccontato le propria versione ai giornali, netto l’invito della Procura a farsi avanti. Probabile che nei prossimi giorni verranno convocati quelli che in queste ore hanno rilasciato commenti ai media, quasi sempre a senso unico, puntando l’indice contro il carabiniere. Versioni tutte da mettere a fuoco, ovviamente alla luce di quanto emergerà dalle perizie balistiche e dalla stessa autopsia.



Analisi sulle telecamere presenti in zona, anche se i vari dispositivi di sicurezza sono quasi sempre distrutti dalla manodopera dello spaccio. Spegnere le telecamere, per avere mano libera, secondo una logica che appartiene a tanti fortini dello spaccio, oggi più che mai resi impenetrabili da sentimenti di rabbia e diffidenza verso le istituzioni.

E non è tutto. Possibile che in questa vicenda fatta di ricostruzioni a più voci e indagini scientifiche, possa muoversi anche il pool anticamorra.



Nulla di ufficiale, ma è chiaro che sul rione Traiano sono state condotte in questi anni diverse indagini sul livello puramente criminale. Caccia alle nuove leve e ai collegamenti tra spaccati cittadini, anche alla luce degli ultimi delitti messi a segno non lontano dal rione Traiano. Scene ben chiare in chi fa irruzione in un territorio a rischio, in una delle tante notti che agitano la periferia napoletana.



l.d.g.