Fuga dalle scuole a Napoli, Manfredi: «Riparte il patto educativo»

Fuga dalle scuole a Napoli, Manfredi: «Riparte il patto educativo»
di Valerio Esca
Venerdì 1 Aprile 2022, 07:00 - Ultimo agg. 17:35
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Si va verso la svolta nella lotta all'evasione scolastica. Un doppio binario al quale si lavora sull'asse Napoli-Roma: dare slancio al Patto educativo proposto dall'arcivescovo don Mimmo Battaglia, al quale stanno lavorando il sindaco Gaetano Manfredi e il prefetto Claudio Palomba e proporre incentivi alle famiglie che garantiscono l'obbligo scolastico. Per mettere a punto una strategia condivisa e soprattutto che porti a dei risultati, andando ben oltre gli annunci, è intercorsa ieri una telefonata tra Manfredi e il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, che è atteso in città nei prossimi giorni. Ad annunciare i passi in avanti del Patto educativo è stato ieri lo stesso primo cittadino, al cospetto all'assemblea provinciale in chiusura del primo Consiglio metropolitano dell'era Manfredi. Dopo la battaglia portata avanti dal Mattino in questi mesi, rispetto al tema della dispersione, sembra si intraveda una luce in fondo al tunnel. «Ho sentito il ministro Bianchi su un tema importante per noi - ha raccontato l'ex rettore - e sul quale abbiamo molto spinto negli ultimi mesi. Della povertà educativa e della dispersione scolastica ho parlato anche con il presidente Draghi durante la sua visita a Napoli. Un problema molto rilevante nei nostri territori». Poi Manfredi entra nei dettagli: «Con Bianchi ci siamo sentiti e abbiamo convenuto che questo grande progetto in campo non riguarderà solo Napoli, ma tutta l'area metropolitana. Coordineremo insieme una serie di progetti dei quali saranno poi protagonisti i Comuni partendo da quelli che hanno un'incidenza maggiore di dispersione. Sui dati ribadisce il primo cittadino - sta lavorando il ministero dell'Istruzione». Una volta elaborati i numeri, il Gabinetto di viale Trastevere, della Città metropolitana e del Comune di Napoli organizzeranno un tavolo insieme ai Comuni della provincia. Questi potranno poi fare domanda e accedere ai fondi dei progetti contro l'abbandono scolastico. «Vi terrò aggiornati ha ribadito il sindaco rivolgendosi ai neo eletti consiglieri metropolitani perché continueremo a lavorare sulla dispersione scolastica. C'è il massimo impegno da parte del ministro, che sarà a Napoli tra qualche giorno e del prefetto che sta seguendo con me questa cosa».

L'arcivescovo Battaglia lo scorso dicembre aveva lanciato un invito rivolto a tutte le istituzioni, realtà ecclesiali, enti del terzo settore e del volontariato, del mondo della scuola e della società civile, delle istituzioni, per un confronto concreto per la definizione di strategie educative rivolte alle nuove generazioni, ricordando che i bambini, i ragazzi e i giovani di Napoli sono «il bene più sacro della città, il suo tesoro più prezioso, le fondamenta su cui edificare il presente e il futuro dell'intera comunità cittadina».

Tenendo bene a mente che la Campania è una delle regioni d'Italia con il tasso più alto di dispersione.

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Un'altra proposta sulla quale si cercherà di fare quadrato è quella degli incentivi alle famiglie che garantiscono l'obbligo scolastico per i propri figli. «Si tratta di un'esperienza fatta in altri paesi europei, ovvero collegare gli incentivi per il sostegno familiare alla frequenza scolastica ha evidenziato l'ex ministro -. Si parte da un presupposto: che i problemi educativi vanno integrati con il sostegno alle famiglie, altrimenti non spingono i ragazzi ad andare a scuola». È un po' più di un'idea. Manfredi parla già in prospettiva: «Vanno fatti progetti specifici. Ci vuole una norma aggiunge il sindaco che consenta di sostenere economicamente le famiglie che mandano i figli a scuola con una certa frequenza. Ne stiamo già discutendo con il ministro Bianchi». Un intervento al quale Manfredi sta lavorando in collaborazione con i suoi assessori Paolo Mancuso e Mia Filippone

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