Frattaminore, bruciano i cavi dell'alta
tensione: fusi contatori, distrutti citofoni

Frattaminore, bruciano i cavi dell'alta tensione: fusi contatori, distrutti citofoni
di Giuseppe Maiello
Martedì 29 Giugno 2021, 08:48
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Un forte boato, poi le fiamme che hanno avvolto un grosso pino e attaccato un altro vicino, quindi il blackout in buona parte di Frattaminore. È cominciata così, poco dopo le 9.30, la mattinata da incubo. Le fiamme si sono levate alte, accompagnate da una nube nera di fumo ben visibile anche a distanza. Cosa era accaduto è stato ricostruito solo nel tardo pomeriggio dai tecnici di Terna, quando è stato possibile fare una prima stima degli effetti dell'incidente alla rete elettrica: sono saltati decine di contatori; in alcune abitazioni, dei citofoni sono rimasti solo scheletri anneriti. Si era ipotizzato che fosse saltata la cabina di distribuzione dell'energia elettrica che invece è stata sì coinvolta, ma solo in un secondo momento. Secondo i tecnici, i cavi, sostenuti da tralicci dell'alta tensione che partono dalla centrale di Frattamaggiore, all'altezza di una traversa di via Sacco e Vanzetti, appena entrati nel territorio di Frattaminore, sarebbero venuti a contatto con la cima di un albero di alto fusto, forse scosso dal vento. Sono partite così delle scintille che hanno provocato le fiamme. I cavi della rete interessata dall'incidente trasportano energia elettrica a 250.000 volts. L'effetto corto circuito si è riverberato sulla cabina di trasformazione che si trova in un'area vicina e che ha preso fuoco, la scossa è arrivata fino ai contatori delle abitazioni private e agli impianti delle case.


Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, che in pochi minuti hanno avuto ragione della fiamme.

L'intervento della polizia municipale è servito a tenere lontani i curiosi. Poiché tutti parlavano di un grosso boato e non era stata ancora chiarita la causa sono intervenuti sia gli agenti del commissariato di polizia che i carabinieri della caserma di Frattamaggiore. A fare luce però sull'origine dell'incendio ci hanno pensato i tecnici della società Terna che si occupa delle infrastrutture. Le fiamme hanno invaso anche un terreno adiacente dove erano depositate alcune barche, e la colonna di fumo nero potrebbe essere stata causata proprio dall'incendio di una delle imbarcazioni in vetroresina. Questa è l'ipotesi che è stata formulata al sindaco, Giuseppe Bencinvenga, giunto subito sul posto, e che ha seguito tutte le fasi delle operazioni. E se l'incendio è stato subito domato, la conta dei danni e dei disagi è continuata fino al tardi pomeriggio. E il bilancio è apparso di una certa entità. Il blackout ha provocato la sospensione dell'energia elettrica in numerose aziende, rendendo impossibile continuare a lavorare, con i condizionatori inattivi, vista la torrida fosa giornata. Disagi anche per i numerosi esercizi commerciali rimasti al buio. Colpite anche le famiglie, che hanno visto sciogliersi le provviste congelate.

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Ai danni riflessi alcuni cittadini hanno dovuto aggiungere anche quelli diretti: in alcuni condomini i contatori sono letteralmente saltati, la scossa non solo li ha ridotti a pezzi, ma in qualche caso li ha fusi. Di alcuni citofoni delle abitazioni della zona non resta che un groviglio di fili bruciacchiati. Anche qualche impianto elettrico per l'apertura di cancelli è stato incenerito. «Appena avvertito mi sono recato subito sul posto, e pensavamo che il bilancio dei danni e dei disagi fossero contenuti, poi con il passare delle ore ci siamo resi conto che l'incidente era arrivato fino alle case. Intendo comunque ringraziare i vigili del fuoco per il tempestivo intervento, le forze dell'ordine e soprattutto i tecnici di Terna che si sono subito attivati per risolvere il problema», dice il sindaco Bencivenga.
 

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