Librai in piazza a Napoli, la rabbia: «Il Comune ora ci paghi, tanti vittime degli usurai»

Librai in piazza a Napoli, la rabbia: «Il Comune ora ci paghi, tanti vittime degli usurai»
di Luigi Roano
Giovedì 9 Luglio 2020, 10:00
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L'appuntamento è per domani sotto Palazzo San Giacomo, sarà un venerdì di passione per i librai napoletani che insceneranno un sit-in con gli occhi puntati sul secondo piano dove c'è la Sala giunta e l'ufficio del sindaco Luigi de Magistris. I librai, come tutti i creditori del Comune - e sono migliaia - non vedono un euro da molto tempo. E la crisi economica causata dall'emergenza sanitaria si fa sentire anche per loro. «Dopo dieci mesi nessun pagamento, siamo sull'orlo del fallimento. Intervenga subito il sindaco». Questo l'appello lanciato dall'Ali, l'associazione librai italiani aderenti a Confcommercio, che domani dalle dieci e trenta effettueranno un presidio in piazza Municipio davanti al Comune per chiedere a de Magistris un incontro ad horas. «Per quello che mi riguarda - dice l'assessora alla Scuola Annamaria Palmieri - li riceverò nella mia stanza e con piacere ho per loro buone notizie. Posso assicurare che in questi 9 anni sono state così poche che a dargliele voglio essere di persona. Di cosa si tratta? Il credito che vantano sarà saldato al più presto». Poco più di un milione e mezzo deve tirare fuori Palazzo San Giacomo per sostenere la possibilità che la scuola pubblica possa resistere. Una cifra non iperbolica eppure in cassa questi soldi non ci sono. La scommessa per il saldo è tarata sulla celerità con la quale Cassa Depositi e Prestiti esaudirà la richiesta di anticipazione di liquidità fatta dal Comune che è della bellezza di mezzo miliardo. Soldi con i quali far scorrere la lista dei creditori almeno di un paio di anni e dare respiro all'economia cittadina.
 


Gianfranco Lieto, responsabile librai di Confcommercio Napoli, spiega nel dettaglio come stanno le cose: «Sono ormai trascorsi 10 mesi ed i Librai napoletani - racconta - attendono il pagamento delle loro spettanze. Noi non chiediamo aiuti o finanziamenti a fondo perduto ma semplicemente il pagamento dei nostri crediti». Parole che Lieto ha messo per iscritto in una missiva inviata al sindaco e al suo vice e assessore alle Bilancio Enrico Panini e alla stessa Palmieri. «Il credito vantato dai librai - spiega ancora Lieto - per la fornitura dei libri per la scuola elementare ammonta a un milione e 550mila euro. La fornitura tramite cedolini distribuiti ai genitori è stata effettuata lo scorso mese di settembre. Le fatture sono state emesse dai librai tra settembre ed ottobre. Fino ad oggi non abbiamo ricevuto un euro. Tengo a precisare che i libri sono stati regolarmente pagati ai nostri fornitori in quanto per questa tipologia di libri non c'è possibilità di avere dilazioni per cui diversi librai si sono dovuti indebitare sia attraverso il sistema bancario ma anche attraverso altri canali». Una vera e propria denuncia quella di Lieto che allude chiaramente a qualcuno che è caduto vittima degli usurai. E sarebbe davvero assurdo se anche le librerie finissero nelle mani dei clan. Visto che gli strozzini sono prima e su tutto riciclatori di soldi sporchi. «Ad inizio febbraio abbiamo avuto un incontro con i tecnici della ragioneria - conclude Lieto - ci fu fatto presente che il Comune aveva delle difficoltà ma che a fine febbraio avremmo avuto un acconto, ma così non è stato». Il direttore generale di Confcommercio Pasquale Russo allarga lo scenario di crisi: «Le grandi difficoltà del settore che purtroppo si ripetono ogni anno, con la pandemia si sono ulteriormente aggravate e rischiano di ripercuotersi sui cittadini e soprattutto sui più indigenti che non hanno i soldi per pagare i libri ai loro figli». Anche per questo motivo i librai chiedono un incontro con de Magistris. Russo vorrebbe che il sistema di pagamento fosse organizzato in maniera diversa e più attinenti ai bisogni dei napoletani: «Confcommercio ha più volte sottolineato la necessità di una adeguata programmazione dei pagamenti per evitare questa situazione che annualmente va a pesare sulle casse dei librai costretti ad anticipare somme ingenti cui è sempre più difficile far fronte.
Oggi non sarà facile limitare i problemi finanziari per le librerie e organizzativi per le famiglie e le scuole. Ci auguriamo che si trovi un accordo a breve con il Comune».

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