Lite in chiesa durante la processione, poi scatta la vendetta: due accoltellati

Lite in chiesa durante la processione, poi scatta la vendetta: due accoltellati
di Dario Sautto
Martedì 24 Ottobre 2017, 17:53 - Ultimo agg. 19:40
2 Minuti di Lettura
Torre Annunziata. Due persone accoltellate in poche ore: un caso risolto, l'altro ancora avvolto nel mistero. Il primo episodio è avvenuto in ambito familiare e ha visto come protagonisti due giovani incensurati di Torre Annunziata. L'accoltellamento è stato preceduto da una lite in chiesa, durante la processione della Madonna della Neve. Poi, un secondo incontro avvenuto in serata, tra le bancarelle, è terminato con l'accoltellamento. Tutto per una lite sulla contesa per un bambino non riconosciuto, quasi sfociata in tragedia.

Intorno alle 23 di domenica sera, al pronto soccorso dell'ospedale di Boscotrecase è arrivato un 29enne, S.R., sanguinante all'addome e alla tempia. Era appena stato raggiunto da due fendenti ha raccontato durante una lite avvenuta sul corso Vittorio Emanuele III, a Torre Annunziata. Era in compagnia di alcuni amici, quando sarebbe stato avvicinato da un giovane che lo ha accoltellato, dopo un violento diverbio. Sul caso sono state avviate immediatamente le indagini dai carabinieri del comando di Torre Annunziata che, agli ordini del maggiore Luigi Coppola, già nella nottata hanno fermato il presunto responsabile mentre rientrava a casa. In manette è finito il 24enne Raffaele Forte, incensurato come l'altro protagonista della vicenda, che nel frattempo si era disfatto dell'arma utilizzata. Il coltello, poi, è stato ritrovato nel tardo pomeriggio di ieri nei pressi degli scavi di Oplonti. Il giovane è stato portato in caserma e, su disposizione del sostituto procuratore Antonella Lauri della Procura oplontina, spedito in carcere con l'accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma. Il suo arresto attende la convalida dinanzi al gip, che non è stata ancora fissata. All'interrogatorio sarà accompagnato dall'avvocato Anna Fusco, nominata suo difensore di fiducia. Il ferito è stato medicato e giudicato guaribile in una ventina di giorni.

L'altro caso invece, ha ancora contorni indefiniti. Di primo mattino, sempre al pronto soccorso dell'ospedale di Boscotrecase, mentre era in corso l'emergenza computer con i terminali in tilt per il maltempo, è arrivato un pregiudicato di 51 anni con una profonda ferita al fianco sinistro e il rischio asportazione della milza. Dopo i controlli e le prime cure, l'uomo è stato ricoverato in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. Anche su questa vicenda, probabilmente maturata negli ambienti dello spaccio di droga, indagano i carabinieri che però, non hanno avuto alcuna collaborazione da parte della vittima. Non ancora noto il luogo dell'accoltellamento, il 51enne in passato vicino agli ambienti del clan Gionta ha raccontato di essere sotto l'effetto di droga e di non ricordare come e dove si fosse procurato quella ferita, chi l'avesse accoltellato e chi l'avesse accompagnato in ospedale.