Mascherine obbligatorie in Campania, De Luca firma l'ordinanza: «Attenzione ai casi al Nord»

Mascherine obbligatorie in Campania, De Luca firma l'ordinanza: «Attenzione ai casi al Nord»
di Adolfo Pappalardo
Martedì 1 Novembre 2022, 09:00 - Ultimo agg. 2 Novembre, 08:43
4 Minuti di Lettura

Stavolta nessuna ulteriore restrizione in Campania: perché tempo poche ore ed è il governo a prorogare sino a fine anno l'obbligo delle mascherine in ospedale ed Rsa. Nessuna marcia indietro, quindi, sul dispositivo di protezione anche se il governatore si era mosso in anticipo e ieri mattina, prima del Cdm, aveva prorogato l'ordinanza regionale in scadenza ieri. Insomma, stavolta sul Covid, c'è un allineamento tra norme regionali e nazionali. E, sempre nell'ordinanza campana di ieri, rimane la raccomandazione di usare i dispositivi di protezione sui mezzi pubblici e sui luoghi affollati. Resta da chiarire, ma sarà il ministero della Sanità a farlo, la fine dell'obbligo della vaccinazione per i medici: le vecchie norme nazionali, prima del decreto di ieri in Cdm, prevedevano il 31 dicembre. Da oggi invece la norma non è più in vigore e i medici no vax possono tornare in servizio. Unica differenza il bollettino giornaliero sul Covid: abolito a livello nazionale, rimane quello diramato dalla Regione ogni 24 ore. Almeno per ora.

L'ultima ordinanza regionale risaliva al 30 settembre e prorogava proprio l'uso delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa della Campania fino a ieri. «Nelle ultime due settimana si è registrato un incremento dei contagi Covid nel Nord Est del Paese.

Non vorrei che fosse l'inizio di qualcosa di più serio. È bene mantenere la massima prudenza», diceva De Luca a fine settembre per giustificare l'ordinanza.

Ma nelle ultime settimane, con l'avvento del nuovo esecutivo, il timore di Vincenzo De Luca era quello proprio di uno stop all'obbligo nelle strutture sanitarie. D'altronde, nelle ultime settimane, l'ex sindaco di Salerno non ha mancato di ricordare come la premier Meloni aveva strizzato in passato l'occhio ai no Vax. Da qui il timore che ieri il nuovo titolare della Salute Orazio Schillaci facesse decadere l'obbligo. Ed ecco la firma dell'ordinanza per procrastinarne l'uso nelle strutture sanitarie che anticipa solo di un paio d'ore analogo provvedimento del governo. «Il permanere di livelli di contagio non marginali obbliga alla prudenza, in modo particolare rispetto a pazienti e fasce deboli negli ospedali e nelle Rsa», spiega ieri De Luca auspicando che il governo preveda l'obbligatorietà delle vaccinazioni anche per il personale medico e infermieristico: «Sarebbe inaccettabile costringere pazienti, magari allettati, a farsi curare da personale non vaccinato sarebbe, questa sì, una forma di violenza verso i più fragili».

E invece il governo ieri, nel suo primo Cdm, toglie quest'obbligo previsto sino a fine anno. 

Video

E in Campania? «Per ora sulle vaccinazioni del personale medico permane l'obbligo sino al 31 dicembre, siamo in attesa del nuovo decreto. Poi chiaramente dovremo attenerci alle norme nazionali», spiega Nino Postiglione, numero uno della direzione generale per la Tutela della salute della Campania, che però fa presente come il numero dei medici non vaccinati in servizio presso le strutture pubbliche sia bassissimo. «Gli unici casi - aggiunge - riguardano nella stragrande maggioranza dei casi i medici di base ma parliamo di numeri infinitesimali su cui sono gli ordini dei medici a dover vigilare». Circa 200 in tutta la Campania. 

Infine il bollettino giornaliero del Covid che palazzo Santa Lucia continua a inoltrare ogni giorno. Dal 29 ottobre, infatti, il nuovo governo ha deciso di abolire la casistica iniziata il 24 febbraio 2020: due giorni dopo, a Codogno, della notizia del primo contagio interno di Covid in Italia. «Per ora, a meno di direttive diverse che dovessero arrivarci, continueremo a inoltrare il bollettino giornaliero», fanno sapere da palazzo Santa Lucia. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA