Asl Napoli 2 Nord, stipendi più alti ai medici che lavorano in reparti di prima linea

Asl Napoli 2 Nord, stipendi più alti ai medici che lavorano in reparti di prima linea
Venerdì 10 Gennaio 2020, 16:00 - Ultimo agg. 16:10
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Nell'Asl Napoli 2 Nord saranno pagati di più i medici che lavorano di più, fanno cose più difficili, producono di più e sono nei reparti di «prima linea» come pronto soccorso, 118, reparti ad elevata criticità. Questo il risultato della nuova deliberazione di revisione della graduazione delle funzioni, adottata questa settimana dall'Azienda Sanitaria e concordata con le organizzazioni sindacali della dirigenza medico-veterinaria.

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Il contratto collettivo nazionale della dirigenza medico-veterinaria, infatti, prevede che una quota della retribuzione accessoria possa essere modulata tenendo conto della strategicità del ruolo svolto. In base a questo principio l'Asl Napoli 2 Nord ha scelto di premiare i medici che lavorano in ambiti che si caratterizzano per la complessità tecnica ed organizzativa, la produttività, la maggiore intensità di cure e che, lavorando in «prima linea», sono maggiormente oggetto di aggressioni; si tratta della prima esperienza di questo tipo in Campania.

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Dice Antonio d'Amore, Direttore Generale dell'Asl Napoli 2 Nord «Il Contratto Collettivo Nazionale sia per i dirigenti che per infermieri e sindacati permette di differenziare la retribuzione accessoria, in ragione dell'orientamento strategico dell'Azienda. Sappiamo bene che il pericolo di aggressioni e lo stress correlato ad alcuni lavori è particolarmente elevato in reparti ad elevata criticità. Per questa ragione abbiamo realizzato un percorso insieme ai sindacati - che ringrazio per la fattiva collaborazione - per indicare tra i criteri premianti: il lavorare in aree deputate all'emergenza quali Pronto Soccorso e 118. Ad oggi abbiamo chiuso l'accordo coi sindacati della Dirigenza Medico-Veterinaria mentre stiamo discutendo criteri simili coi rappresentanti sindacali dei lavoratori non dirigenti. Grazie a questo nuovo modello, lavorare al 118 o al Pronto Soccorso diventerà un criterio economicamente premiante».

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Tale iniziativa - è scritto in un comunicato - «si aggiunge alle tante azioni che l'ASL Napoli 2 Nord» ha messo in campo per supportare gli operatori che sono in «prima linea». Negli ultimi tre anni, infatti, l'ASL Napoli 2 Nord ha avviato un lavoro articolato per ridurre le violenze sugli operatori: tutte le strutture di Pronto Soccorso sono state dotate di telecamere a circuito chiuso, sono stati realizzati speciali corsi di formazione, è stata introdotta la figura dello psicologo in Pronto Soccorso, è stata realizzata una campagna di informazione circa il ruolo degli operatori in sanità. Grazie a queste iniziative nel 2019 si è assistito ad un decremento del 70% delle aggressioni fisiche sugli operatori rispetto all'anno precedente: nel 2018 erano state oltre 100, nel 2019 sono state complessivamente 32.

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