Addio all'avvocato Gerardo Marotta

Addio all'avvocato Gerardo Marotta
Giovedì 26 Gennaio 2017, 00:23 - Ultimo agg. 01:12
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Addio ad uno dei protagonisti della vita culturale italiana e soprattutto di Napoli e del Mezzogiorno. Nella tarda serata di ieri è morto l'avvocato Gerardo Marotta, che avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 26 aprile. Era ricoverato, da prima di Natale, presso una clinica napoletana, a causa di una brutta caduta. Si è spento per il sopraggiungere di una grave e irreversibile crisi respiratoria.
 

 

Per tutti era semplicemente "l'avvocato". Nel 2015 l’appello rivolto al presidente della Repubblica Mattarella di nominarlo senatore a vita era caduto inascoltato, ma lui non se ne era curato, ormai la sua unica preoccupazione era mantenere alto il nome del suo Istituto storico di studi filosifici e salvarne il grande patrimonio librario. I libri, migliaia e migliaia, per la conservazione dei quali si è battuto come un leone, fino alla fine.  Da oltre trenta anni, infatti, al timone di un caposaldo della cultura, l’Istituto italiano per gli studi filosofici, aveva potuto raccogliere una vastissima raccolta di volumi.

Casa e bottega, potrebbe dirsi per una vita il rapporto con la sede dell'Istituto. Fino a quando l’elegante e severo palazzo Serra di Cassano, a due passi dall’abitazione del presidente, ha smesso di essere la sede dell'Istituto. Da allora in poi il disperato tentativo di trovare un luogo adatto a raccogliere l'immensa raccolta di libri.
L'istituto, poi, aveva il suo mito fondativo, che lo stesso Marotta amava ricordare: «Era il 1975 – amava raccontare -. Mi telefona Elena Croce: c’è Enrico Cerulli, presidente dell’Accademia dei Lincei e mi dice che stavano venendo da me. Io ero un avvocato di grande fortuna professionale, e uscivo da importanti battaglie forensi. Li aspettai sul pianerottolo. Mi proposero di assumere la presidenza dell’istituto. Ero onorato e frastornato. Chiesi un anno di tempo, Cerulli fu perentorio: Marotta, non c’è più tempo. L’Europa è in declino. La filosofia deve riprendere il cammino segnato da Croce e dalle scuole filosofiche del Risorgimento. A maggio, all’Accademia dei Lincei, venivo nominato presidente a vita». La camera ardente dell'avvocato Gerardo Marotta, da stamane, presso la clinica Hermitage Capodimonte di Napoli.


 

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