Napoli capitale dei furbetti dell’assicurazione, secondo le graduatorie che ciclicamente vengono diffuse. Ma è vero che da queste parti la Rca è un optional? Per capire l’ampiezza del fenomeno abbiamo deciso di effettuare un esperimento sul campo, individuando tre strade con un’importante flusso di automobili in tre aree distinte della città, Chiaia, Vomero e Mercato e fermandoci a rilevare il numero di auto in transito senza copertura assicurativa. La verifica viene consentita da tantissime pagine web che restituiscono notizie circa le scadenze assicurative tramite l’inserimento della targa, senza però offrire nessun altro dettaglio circa i proprietari dei mezzi.
Ovviamente il nostro test non pretende di avere un valore statistico, si tratta di una semplice ricerca “sul campo” nata per avere un’idea di massima del fenomeno. Abbiamo realizzato la nostra brevissima inchiesta fermandoci a osservare (e fotografare) tutti i mezzi in transito davanti ai nostri occhi. Abbiamo deciso di fermarci a via Amerigo Vespucci (nel tratto in direzione di piazza Municipio), in piazza Medaglie d’Oro al Vomero e alla Riviera di Chiaia: tre giorni consecutivi allo stesso orario, le 9,30 del mattino, stesso tempo di osservazione in tutti e tre i luoghi, quindici minuti.
In totale, nel corso delle tre sedute di osservazione, abbiamo visto passare sotto i nostri occhi 607 veicoli (169 alla Riviera, 231 in via Vespucci e 207 al Vomero) e abbiamo contato 63 mezzi senza copertura assicurativa con cadenza incredibilmente identica in ogni zona di Napoli: 21 a Chiaia, 20 al Vomero e 22 a via Vespucci. Uno dei primi dettagli che ci ha colpito è la “trasversalità” dei furfanti dell’assicurazione: non circolano senza Rca solo auto vecchie e sgangherate ma pure importanti e costosi veicoli di case importanti, camioncini per le consegne, moto di grossa cilindrata.
Secondo l’ultimo dato ufficiale (piuttosto datato, però) dell’Ania, a Napoli non è assicurato il 16% dei mezzi.
Nel corso dei nostri controlli, brevi e limitati a porzioni minime del territorio, ci siamo imbattuti anche i casi piuttosto “suggestivi”: sulla nostra strada abbiamo incrociato (al Vomero) un’auto la cui targa risulta collegata a un mezzo rottamato, ci siamo imbattuti in furgoni con insegne di importanti case di produzione alimentare privi di assicurazione, abbiamo rilevato targhe “prova” non collegate a copertura Rca, veicoli estremamente costosi guidati da persone che sfoggiavano importanti orologi che, però, avevano dimenticato di passare per l’assicurazione prima di mettersi alla guida. Non abbiamo incrociato, invece, nessun mezzo di soccorso senza Rca anche se la cronaca ci racconta che appena domenica scorsa in piazza Trieste e Trento la polizia si è imbattuta in un’ambulanza priva di copertura.