Napoli, la chiesa dei Ruffi di via Duomo
cambia colore dopo i lavori di restauro

Napoli, la chiesa dei Ruffi di via Duomo cambia colore dopo i lavori di restauro
di Oscar De Simone
Lunedì 8 Giugno 2020, 14:43 - Ultimo agg. 14:44
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«Un restauro incomprensibile e che ha quasi danneggiato il prospetto della chiesa del XVII secolo». Così, cittadini ed associazioni di quartiere come il “Comitato Porto Salvo”, definiscono i lavori di risistemazione e restauro della facciata principale della chiesa di San Giuseppe dei Ruffi su via Duomo. Un edificio per cui, nel Settembre 2019, furono indispensabili lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza del fronte superiore per una cifra pari a 261.375,10 euro (così come si legge sul sito del ministero per i beni e le attività culturali nella sezione del segretariato regionale per la Campania). Interventi che – come si vede – hanno modificato l’aspetto cromatico della porzione superiore della chiesa e suscitato sconcerto e stupore tra chi vive il quartiere.
 



«Non capiamo come mai – afferma il presidente del “Comitato Porto Salvo” Antonio Pariante – sia stato necessario modificare la vecchia colorazione della chiesa. Un monumento storico e di riferimento per i cittadini della zona. Per chi in questa chiesa è nato e cresciuto. Un vero “pugno nell’occhio” che stride con tutto il resto dell’edificio. Abbiamo cercato di capire come mai è stata fatta questa scelta ma senza alcun risultato. Vorremmo un incontro per conoscere le motivazioni alla base di questa azione che purtroppo non è la sola nel centro storico. Anche altri edifici infatti, hanno subito la stessa sorte come la Pietrasanta, Santa Maria Vertecoeli e Santa Maria Colonna».
Una spiegazione che da tempo chiedono gli appartenenti al comitato e non solo. Chiarimenti che la stessa soprintendenza, anche dopo richieste e domande tramite e-mail, non ha inteso fornire.

«Ci auguriamo – conclude Pariante – che prima o poi si possa capire come mai si è agito in questo modo. Crediamo che dare spiegazioni alla cittadinanza sia doveroso da parte degli addetti ai lavori. Noi siamo consapevoli dell’utilità di questi interventi, ma chiediamo sempre il rispetto dei vecchi standard. Non si possono stravolgere progetti e lavori che nel corso dei secoli hanno fatto la storia della nostra città».
 

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