Napoli, la prima domenica senza lavoro degli operai Whirlpool: «Non abbiamo più niente»

Napoli, la prima domenica senza lavoro degli operai Whirlpool: «Non abbiamo più niente»
di Oscar De Simone
Domenica 2 Giugno 2019, 17:00 - Ultimo agg. 3 Giugno, 07:01
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«Non sappiamo cosa mangeremo oggi e cosa faremo domani, sappiamo solo che siamo distrutti e ancora non riusciamo a credere a quanto sta accadendo». Sono queste le parole con cui i dipendenti della Whirlpool di Napoli Est descrivono la loro prima domenica in fabbrica. Si respirano tensione, preoccupazione e incertezza in fabbrica. Un'incertezza che unisce tutti i 420 dipendenti che da tre giorni presidiano la fabbrica notte e giorno. Le tende e i letti improvvisati sono solo una piccola immagine dell’inquietudine di queste ultime 72 ore. Ma ce ne sono anche altre. Ci sono i figli e i familiari di chi ha deciso di iniziare a “vivere” all’interno di quello che un tempo era il posto di lavoro, famiglie intere che adesso si stringono in un abbraccio di speranza. In attesa di uno spiraglio di luce che forse solo tra due giorni potrà iniziare a vedersi.
 


«Stiamo vivendo un incubo - raccontano gli operai - Solo domenica scorsa iniziavamo a pensare ai progetti per questa estate, ora sembra tutto così lontano. Una settimana fa avevamo un lavoro e una sicurezza, adesso non abbiamo più niente. Viviamo tutti insieme da tre giorni e questa è l’unica cosa che ci consola. Ci siamo sistemati all’interno della fabbrica con letti e attrezzature di fortuna, presidiamo questi locali in attesa di un cambio di rotta che ci dia speranza. Ma per ora sentiamo solo e soltanto parole».

In fabbrica, questa mattina, ha fatto capolino l’assessore al lavoro della Regione Campania, Sonia Palmeri: «Vogliamo guardare i rappresentanti dell’azienda negli occhi - ha dichiarato dopo qualche momento di frizione con i lavoratori - per capire le ragioni di questa decisione. La fabbrica di Napoli Est è un punto d’eccellenza della nostra regione e della nostra città e pretendiamo il rispetto degli accordi presi a ottobre. Da Ponticelli a San Giovanni, qui a Napoli Est possono nascere nuovi punti di riferimento per il futuro delle aziende che investono nel nostro paese».  

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