Tutto per un sorriso. Sono stati consegnati i giocattoli di Luigi, il bimbo di 30 mesi che ha avuto una paralisi cerebrale al momento della nascita e per questo non li può usare. I doni sono stati portati ai bambini autistici ospiti per le terapie e il tempo libero nell'ex orfanatrofio "La Palma" in salita dello Scudillo, nel rione Sanità di Napoli, su iniziativa di Valentina e Marino, i genitori del piccolo diventati un esempio per gli altri. Per la forza, la grinta e l'allegria nel riuscire a cogliere un momento felice, senza mai non mollare.
Mamma e papà si sentono, però, soli nell'affrontare la malattia complicata da tante, troppe troppe difficoltà per garantire continuità e qualità delle terapie, cui si aggiungono le inevitabili emergenze che li spingono a dover raggiungere, di giorno e di notte, il pronto soccorso del Santobono. Senza parlare delle lungaggini e delle questioni burocratiche, sempre dietro l'angolo. «L'unico desiderio non è nemmeno quello di vederti saltellare sul nostro letto e impaziente dire "mamma, papà, dai colazione". Ma semplicemente che tu stia bene! Che non soffri più così tanto, che non rischi problemi posturali gravi o neurologici, sapendo di non trovare risposta», affermano i nonni, Patty e Antonio, in una lettera indirizzata al nipotino e pubblicata sul blog "Per amore di Lulu" in cui scrivono del dramma e dei giochi, ma anche una pagina nuova di una straordinaria storia d'amore.