Napoli est, privati in campo:
«Così rilanceremo l’area»

Napoli est, privati in campo: «Così rilanceremo l’area»
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 17 Novembre 2021, 06:34 - Ultimo agg. 18 Novembre, 17:29
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Fare di Napoli una realtà al passo di tante altre città europee che sono riuscite a rilanciarsi attraverso dei nuovi piani urbanistici. Provare a realizzare alle falde del Vesuvio modelli di investimento come sono stati portati a termine in città come Valencia o Marsiglia, cercando di agganciare l’entusiasmo e la fiducia che si respira da qualche tempo grazie alla luce che si intravede in fondo al tunnel in cui è entrato il mondo con la pandemia, ma anche grazie alle risorse che giungeranno sul territorio con il Pnrr.

È l’idea che prova a mettere in campo una folta associazione di imprenditori napoletani che ieri hanno presentato il proprio progetto - per ora con un faro acceso nelle zone circostanti alla stazione centrale e al porto - nelle sale della Fondazione Salvatore. Nasce da qui l’associazione Est(ra) Moenia, con a capo l’ex presidente dell’Unione Industriali partenopei, Ambrogio Prezioso. All’evento era presente il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ha ascoltato e rilanciato con interesse le idee messe in campo da chi, anziché delocalizzare o andare ad investire all’estero, crede ancora alle potenzialità che Napoli può offrire. Prezioso è pronto ad investimenti per 60 milioni, l’imprenditore Paolo Graziano 50, ma il progetto è non solo mettere in campo investimenti privati, ma anche provare ad attrarre i grandi fondi di investimento come accade in altre realtà europee. «L’importante - ha spiegato Prezioso - è varare progetti seri, credibili e di facile realizzazione. Oggi Napoli ha tutte le potenzialità per attrarre capitali». In sala era presente anche l’assessore del Comune Edoardo Cosenza.

Est(ra) Moenia ha la propria mission nel nome: guarda alla zona orientale della città. È in quell’area che anche la Regione Campania ha previsto milioni di investimenti per provare a riqualificare gli spazi.

Alle spalle della stazione centrale sorgerà la nuova cittadella regionale, verrà creato un parco pubblico al di sopra della stazione della circumvesuviana, sarà riqualificato e ammodernato il porto anche con l’arrivo dei miliardi del Recovery Plan.

«Non è solo una questione di stanziare dei fondi per investire in quella zona - spiega Prezioso - ma quello che vogliamo provare a fare con la nostra associazione è creare sinergie, una piattaforma che possa coinvolgere tutte le risorse intellettuali della città che troppo spesso lavorano altrove». Fondi di questi investimenti saranno destinati, ad esempio, al Dipartimento di Architettura della Federico II. «L’idea è di individuare delle aree dove investire - racconta l’ex numero uno degli industriali napoletani - e chiedere al mondo scientifico di elaborare dei progetti innovativi, anche sul piano della sostenibilità ecologica come ormai ci chiede l’Europa per spendere i fondi del Pnrr». Tutto nasce proprio dagli investimenti già messi in campo dalla Regione su Napoli Est. «Se il Pubblico crea le infrastrutture - ha spiegato Prezioso - si creano tutte le condizioni per i privati di investire».

«L’associazione - ha spiegato Prezioso - sta avviando un processo teso a trasformare piazza Garibaldi in un luogo vivo, curato, tutelato, accogliente per far crescere tutta l’area intorno. La finalità di fondo del percorso avviato è quella di migliorare la qualità del vivere a piazza Garibaldi ed in prospettiva allargarsi a Porta Capuana e Porta Nolana». Una zona sulla quale è possibile portare ingenti investimenti. Nel corso della presentazione di ieri si è fatto l’esempio che se all’aeroporto di Capodichino arrivano 11 milioni all’anno di passeggeri (in era pre-Covid), alla stazione centrale ne arrivano 50 milioni. «Dobbiamo preoccuparci - ha spiegato Prezioso - di offrire una vivibilità di quella piazza a chi ci arriva e il potenziale impatto dell’azione avviata avrà ricadute su più ambiti». Un simile progetto è stato studiato per il porto.

Tre le direttrici dell’associazione: il terzo settore e il sociale, la rigenerazione urbana e infrastrutturale, la dimensione culturale, artistica e formativa. A comporre il Consiglio direttivo dell’associazione tutti nomi di alto profilo. Oltre a Prezioso, figurano Roberto Barbieri (ad Gesac), Carlo Borgomeo (presidente della Fondazione Con il Sud), Ennio Cascetta (presidente di Metropolitana di Napoli), Davide De Blasio (fondatore di Made in Cloister), Giuseppe Moccia (consigliere in CdA di Moccia Irme), Enrico Soprano (titolare dello Studio Legale Sad). «Parliamo di un grande progetto di riqualificazione urbana - ha fatto notare il governatore De Luca - è un’occasione unica per Napoli, ma bruciare i tempi dipende anche dalla palude burocratica-amministrativa. La Regione ha già posto in essere il proprio piano in quell’area, lì possono innestarsi tutte le risorse anche dei privati per fare dei nuovi piani industriali».

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