L'antica chiesetta di San Giovanni a Teduccio, nella zona orientale di Napoli, resta intrappolata tra cassonetti e rifiuti abbandonati. Il degrado non è soltanto ai piedi del bene storico al civico 92 di corso San Giovanni ma anche sulla facciata e sulle altre parti dell'edificio di culto che risulta in condizioni precarie da tempo. Presto, però, la Cappella del Santissimo Rosario dovrà essere messa in sicurezza.
É perentorio il termine entro il quale occorre provvedere alla messa in sicurezza della chiesa negata ai fedeli di Napoli Est da diversi anni. Il Comune di Napoli, infatti, ha ordinato al sacerdote a «non praticare e far praticare le aree antistanti interessate dai dissesti dell’edificio di culto [...] mediante la sistemazione di idonei transennamenti per l’interdizione delle zone costituenti pericolo per l'incolumità delle persone».
L'ordinanza del Servizio 'Sicurezza abitativa', altresì, ordina al parroco di «eseguire immediatamente tutte le misure necessarie per garantire l'incolumità delle persone e l'integrità dei beni da temuti crolli/cedimenti della struttura stessa». Le circostanze di pericolo sono state segnalate più volte dai residenti negli ultimi anni in seguito ai distacchi di intonaco, e non solo. Anche il comitato civico di San Giovanni a Teduccio, guidato da Enzo Morreale, ha fatto luce sulla vicenda evidenziando l'importanza storica della Cappella e il preoccupante stato di abbandono. Necessari gli accertamenti tecnici di tutte le facciate e gli interventi di messa in sicurezza: è la richiesta degli uffici comunali all'esponente della curia. Il sacerdote, G.R., specifica che esiste un progetto per la messa in sicurezza dell'edificio di culto ma non si sbilancia sulla possibile riapertura.
La Cappella potrebbe risalire ai primi anni del Seicento, secondo le ricerche di Enzo Morreale. Sulla facciata risalta la scritta in cui compare la data 1883: verosimilmente è l’anno in cui furono realizzati lavori di manutenzione. In tanti sperano che la chiesetta, chiusa qualche anno dopo il 2000, possa essere presto riaperta così da ammirare l'antico dipinto della Madonna del Rosario risalente al 1614.