Sgarbi indagato per furto di beni culturali, nel mirino un dipinto di Rutilio Manetti. La replica: «Non ho rubato». M5s: in aula subito mozione di revoca

L'inchiesta a Macerata, il sottosegretario replica: "Non ho ricevuto nessun avviso d'indagine"

Sgarbi indagato per furto di beni culturali: nel mirino un dipinto di Rutilio Manetti
Sgarbi indagato per furto di beni culturali: nel mirino un dipinto di Rutilio Manetti
Martedì 9 Gennaio 2024, 10:03 - Ultimo agg. 14:55
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Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, è indagato per furto di beni culturali. C'è un fascicolo con iscrizione e una prima ipotesi di reato sul caso del dipinto attribuito a Rutilio Manetti, trafugato dal Castello di Buriasco nel 2013 e riapparso a Lucca nel 2021 come «inedito» di proprietà di Vittorio Sgarbi. Del caso si sono occupati Il Fatto Quotidiano (che riporta l'indagine) e la trasmissione Rai Report.

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Il fascicolo sarebbe stato aperto dalla Procura di Imperia, come derivazione di un'altra inchiesta per esportazione illecita di opere d'arte, relativo al Valentin de Boulogne.

Sempre secondo il Fatto il fascicolo è stato poi trasmesso alla Procura di Macerata per competenza, perché Sgarbi dichiara il domicilio a San Severino Marche, di cui fu sindaco nel 1992, luogo da lui stesso designato per gli interrogatori. Non è escluso che possa essere trasferito poi ad un'altra Procura e che cambi anche l'ipotesi di reato. Intanto i carabinieri hanno sentito il restauratore e i titolari dell'impresa di Correggio (Reggio Emilia) che avrebbe eseguito una copia dell'opera.

LA REPLICA

«Io non ho ricevuto nessun avviso d'indagine. Né saprei come essere indagato di un furto che non ho commesso. E per un reato compiuto 11 anni fa, in circostanze non chiarite dagli inquirenti di allora. Da questa notizia risulta una palese violazione del segreto istruttorio, l'unico reato di cui ci sia evidenza». Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, commenta così l'indiscrezione de Il Fatto quotidiano. «L'ennesima diffamazione» afferma Sgarbi che aggiunge: «Ancora una volta Il Fatto mente». «Da quello che si legge, l'opera è stata malamente tagliata. E quella in mio possesso è in buone condizioni e con una stesura pittorica ben conservata e uniforme. Qualunque valutazione va fatta sull'opera di cui quella rubata è manifestamente una copia, come tutte quelle conservate in quel castello di cui nessuno si è preoccupato. Né credo sia un reato fare eseguire la fotografia di un'opera di cui tutti gli esperti hanno visto l'originale esposto a Lucca» aggiunge il sottosegretario che affida la sua replica ad un comunicato in cui continua: «Che la Procura d'Imperia abbia trasmesso gli atti a Macerata come sede competente è una notizia che potrebbe avere un senso se, come la legge prevede, io ne fossi a conoscenza. Ma così non è. Dovrebbe infatti essere un magistrato, non un giornalista, a stabilire su cosa indagare e sulle complicità di restauratori e fotografi, accusatori improvvisati, ma che potrebbero rivelarsi complici di più gravi reati e omissioni».

M5S E LA MOZIONE DI REVOCA

Il Movimento 5 stelle domani chiederà alla capigruppo della Camera la calendarizzazione immediata della mozione di revoca per il sottosegretario Sgarbi, già depositata ad ottobre ed ora integrata. Lo riferiscono fonti del Movimento.Anche al Senato, nella capogruppo di oggi, il M5s farà altrettanto depositando una mozione analoga. «Se confermate le notizie che stanno uscendo, la vicenda confermerebbe la "gravità" della posizione del sottosegretario che 'lede l'onore delle istituzionì e non può mantenere il suo incarico», spiegano le stesse fonti.

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