Il Vomero sull'orlo di una crisi di nervi

Via Solimena, chiusa da più di un mese, è il fermo-immagine di un disastro più ampio

Gli ultimi danni provocati dalla pioggia al Vomero
Gli ultimi danni provocati dalla pioggia al Vomero
di Vittorio Del Tufo
Sabato 16 Marzo 2024, 10:00 - Ultimo agg. 10:03
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​Dal quartiere allo stremo

Che il Vomero non fosse più il teatro di un movimentata bohème, e nemmeno il fortino borghese al riparo dalle rovine della città, ma un quartiere allo stremo, sull’orlo di una crisi di nervi, lo sapevamo da tempo. Le voragini che, a catena, continuano a spalancarsi nelle strade di quel quartiere, sventrandolo e condannandolo a un’eterna paralisi, oggi ce lo confermano. Via Solimena, chiusa da più di un mese, è il fermo-immagine di un disastro più ampio. A lungo gli allarmi dei residenti sono rimasti inascoltati (ma d’altra parte si sa: la manutenzione della città non produce consenso, non porta voti. Né al Vomero né altrove). 

Coloro che son sospesi 

Color che son sospesi hanno deciso da che parte stare.

O almeno così sembra. Condannati al limbo di un’eterna irresolutezza, i vertici del Pd napoletano e campano hanno scelto di schierarsi con il sindaco Manfredi. Di questi tempi, a meno di non effettuare tripli salti carpiati con avvitamento, schierarsi con Manfredi equivale a schierarsi contro De Luca, il che richiede un certo coraggio, essendo notoriamente il governatore una potente macchina porta voti. Ma la fortuna aiuta gli audaci, no? 

Rinascere al Santobono

Passa per il Santobono la gara di solidarietà per i bambini di Gaza. Dell’orrore della guerra alla calorosa accoglienza dei medici e degli infermieri dell’ospedale pediatrico. Un viaggio della speranza per sette bambini, da quattro mesi a cinque anni, reso possibile grazie alla collaborazione tra Regione, Prefettura, Aeronautica e Croce Rossa. Dalle atrocità alla rinascita. 

Il saccheggio dei Girolamini 

Ci sono voluti dodici lunghi anni di dibattimento per stabilire che «non vi fu alcuna regia» dietro il saccheggio dei libri dei Girolamini. Dodici anni dopo lo scempio dei volumi trafugati, gli anni rapaci dei tesori di carta saccheggiati dalla grande e storica Biblioteca, arriva la condanna per l’ex bibliotecario Marino Massimo De Caro. Ma cade, per lui e per gli altri imputati, l’accusa di aver fatto parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla spoliazione del nostro patrimonio librario. Una sentenza quantomeno controversa. Come dire: la devastazione ci fu, ma non fu sistematica né organizzata. Difficile pensarlo.

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