Napoli, la farmacista eroina: «Così salvato la vita a un uomo colpito da malore alle Poste»

Marcella Colucci, farmacista
Marcella Colucci, farmacista
di Emma Onorato
Venerdì 11 Febbraio 2022, 19:46 - Ultimo agg. 12 Febbraio, 08:25
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Prontezza, professionalità, competenza e coraggio: sono queste le parole che racchiudono il gesto eroico della farmacista napoletana che due giorni fa ha salvato la vita a un uomo grazie a una manovra d'emergenza. L'anziano signore era stato colpito da un malore nell'ufficio postale di piazza Salvatore di Giacomo. Quando sono state udite le urla - legate a una chiara richiesta d'aiuto - la dottoressa Marcella Colucci si trovava dietro il bancone della Farmacia Posillipo. Il titolare ha subito chiamato i soccorsi mentre Marcella si è recata di corsa all'ufficio postale che dista solo pochi metri. Qui ha trovato la persona sdraiata sul pavimento priva di coscienza e con un lieve battito cardiaco: «Così ho capito che dovevo subito agire con le manovre di primo intervento cardiopolmonare». Ha iniziato a eseguire il massaggio cardiaco integrandolo alla respirazione bocca a bocca e «solo alla 60esima pressione sul petto la persona è rinvenuta». Una grande gioia l'ha sommersa nell'istante in cui l'uomo ha riaperto gli occhi: «In quel momento ho pensato: ok ce l'ho fatta», racconta ancora emozionata. Poi spiega che dopo poco anche il battito dell'uomo si è regolarizzato e sono arrivati i soccorsi. Un episodio che non potrà mai dimenticare, anche se non è la prima volta che la dottoressa salva la vita a una persona; già aveva vissuto alla Pignasecca un'esperienza simile al fianco di un medico. Ma stavolta - a differenza di quella precedente - si è trovata ad affrontare tutto da sola. Ed è così che dichiara come si è rivelata preziosa la formazione sulle manovre di primo soccorso. Un corso organizzato dall'Ordine dei farmacisti, in collaborazione con il prof Maurizio Santomauro, che ha formato più di 800 farmacisti sia sulle manovre di emergenza che sull'uso del defibrillatore semiautomatico. 

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L'intervento di Colucci è l'emblema di come il ruolo dei farmacisti sia diventato - soprattutto in questi ultimi due anni di pandemia - un tangibile punto di riferimento sanitario per l'intera comunità: «Siamo il primo anello della catena. Non siamo medici, siamo farmacisti, ma è giusto che li aiutiamo nel primo soccorso», conclude Marcella sottolineando come questa figura professionale sia ormai parte integrante del sistema sanitario.  

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