Napoli, le pagelle dei turisti: «Servizi da migliorare promossi arte e cibo»

I commenti: siamo innamorati di Napoli ma pochi bagni pubblici e docce in spiaggia

Turisti a Napoli
Turisti a Napoli
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 9 Agosto 2023, 11:46 - Ultimo agg. 12:19
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Non si ferma mai il flusso di turisti che arriva da ogni direzione nelle curve più famose di Napoli, quelle affacciate sul mare di via Partenope, via Caracciolo e via Nazario Sauro. E i vacanzieri arrivano qui da ogni direzione: chi è appena approdato in barca dal Borgo Marinari, chi è reduce da una lunga e assolata camminata dal Beverello, chi ha appena parcheggiato e non vede l'ora di fare due passi. Il lungomare, ogni giorno di questa estate 2023, assume i connotati di uno straordinario melting pot. Si incrociano famiglie dal Veneto o dalle Marche con o senza passeggino, turisti romeni o georgiani con cappellino, vacanzieri statunitensi o asiatici armati di reflex. Famiglie, amici, coppiette e single. C'è di tutto. Lo spettacolo del panorama di Napoli lascia negli occhi di tutti il colore della bellezza. Specialmente quando lo sguardo si volge verso il mare aperto e le distanze larghe. Se si guarda vicino, però, si notano alcuni problemi. Sono gli stessi turisti ad averceli raccontati.

Sono quasi tutti innamorati di Napoli e del suo panorama irripetibile, i vacanzieri che passeggiano sul lungomare. Anche se il sole batte forte. Eppure, di suggerimenti per l'accoglienza ne arrivano tanti da parte dei visitatori italiani e stranieri, le cui osservazioni sostanzialmente coincidono e vanno dalla pulizia a tratti carente all'assenza di bagni pubblici in zona, fino al poco spazio in spiaggia. Il mare di Napoli, si sa, è sfuggente e di non facile accesso. «Il lungomare mi piace molto argomenta Federica Bolognesi, da Ferrara Non è la prima volta che vengo a vederlo, proprio perché sono innamorata di Napoli. Questa zona, in particolare, ha una vista splendida sul mare. E non solo: ci sono tantissimi locali e sicuramente il buon cibo non manca mai». C'è però spazio anche per i difetti: «Sicuramente da queste parti manca qualche bagno pubblico», conclude. «Se mi piace di più Napoli o Roma? La battaglia tra le due è difficile - aggiunge, accanto a lei, Riccardo Dal Degan - Forse, considerando che Napoli è un mondo a sé, scelgo Partenope. Di certo Roma ha più cose da vedere. Posso dire che preferisco il lungomare rispetto al centro storico, soprattutto di sera. Le luci sono bellissime».

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Sorrisi e food, bellezza, estasi e critiche. I miglioramenti di alcuni tratti del lungomare rispetto agli anni passati sono innegabili. Ma tanto resta ancora da fare. Omar, per esempio, lo ha notato. È appena sbarcato e arriva dalla direzione del Borgo Marinari. Lo intervistiamo all'altezza della statua di Umberto I, in via Nazario Sauro, ormai imbrattata di vernice rossa dal lontano 2019. Anche l'aiuola intorno al monumento è rinsecchita e malcurata.
«Napoli è un po' sporca e anche le aiuole non sono molto ben curate - dice Omar, che di cognome si chiama Sandionigi - Questa è una città storica, dove mi aspetto di trovare tanta cultura e di poter visitare piazze e musei. Abbiamo già un itinerario: andremo ai Quartieri Spagnoli, dove visiteremo il murale di Maradona. Poi da lì andremo in piazza del Plebiscito e a Palazzo Reale». «Non c'è il mare», dice Carolina Bernardi guardando il Mediterraneo nei dintorni di Castel dell'Ovo. La sua è una frase paradossale, ma - Annamaria Ortese docet - il paradosso assume senso quando la turista allunga il ragionamento: «Intendo dire che non c'è sabbia - continua la vacanziera in arrivo dal Veneto - Questo posto è bellissimo ma non ci sono spiagge.

E poi non c'è neppure una doccia. E neppure i bagni pubblici. Non dico che bisognerebbe per forza avere la possibilità di farsi un bagno, secondo me, in una location del genere, ma questo posto potrebbe essere pensato per prendere il sole. Ci starebbe bene anche la possibilità di bere una birra in riva al mare, ma una birra senza una toilette pubblica è impossibile da bere». «Per prendere il sole bisogna andare sugli scogli, che sono molto scomodi», aggiunge la sua amica Adina Danci.

Sul lungomare si ascoltano migliaia di voci e centinaia di accenti diversi. Tra le lingue più gettonate a Mergellina, via Partenope e dintorni, si fanno notare in queste settimane le parlate dell'Est Europa. Adrian Lazar arriva dalla Romania: «Napoli è davvero fantastica - dice, mixando inglese e italiano - La passeggiata è stata indimenticabile. Abbiamo percorso tutto il lungomare, e devo dire che questa parte che si avvicina a Castel dell'Ovo "it's cleaner", è più pulita», sorride.

«Alloggiamo nel centro storico: i murales sono bellissimi, ma ci sono purtroppo anche tanti graffiti. Sono troppi e non ci hanno fatto una bella impressione: danno una sensazione "dirty", di sporco». «Se fossi il sindaco - aggiunge suo fratello Aline - pulirei di più la città, soprattutto le sue mura». Di graffiti scarabocchiati sulle pareti storiche e sulla balaustra, purtroppo se ne trovano tante. Troppe. Chissà che l'installazione delle telecamere - che saranno allestite alla fine dei lavori, prevista entro l'inverno dell'anno prossimo - non possa aiutare a debellare un fenomeno di inciviltà crescente, che purtroppo deturpa anche diversi punti della balaustra affacciata su uno dei panorami più speciali del pianeta.

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