Napoli, Manzoni e Gino Paoli al quiz per i netturbini

Napoli, Manzoni e Gino Paoli al quiz per i netturbini
di Valerio Esca
Martedì 13 Settembre 2022, 07:42 - Ultimo agg. 18:18
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Dalla Divina commedia al Gattopardo, passando per Gino Paoli e le case automobilistiche. Questi alcuni dei quesiti ai quali hanno dovuto rispondere gli aspiranti netturbini al concorso di Asìa. I semafori verdi si sono accesi ieri mattina alle 8, quando i primi circa 700 candidati hanno varcato i cancelli della Mostra d’Oltremare in direzione del padiglione 10. I 26.114 concorrenti sono stati suddivisi in dodici sedute, fino al 30 settembre, da tre sessioni giornaliere: alle 8, alle 12 e alle 16 (poco più di 700 candidati per sessione). Una sfida all’ultimo quiz, considerando che i posti in palio sono soltanto 500: meno del 2 per cento sarà assunto. I profili: operatori ecologici addetti all’area spazzamento, raccolta, tutela e decoro del territorio.

Tra le domande più curiose quelle di cultura generale: «Chi cantava il “Cielo in una stanza”, Gino Paoli o Mia Martini?»; «Chi ha scritto “I promessi sposi”?»; «L’anno di inizio della prima guerra mondiale»; «L’autore del Gattopardo»; «Quale di questi sport è praticato alle Olimpiadi?»; «La casa automobilistica Ford di che nazionalità è?». Insomma, tra i 50 quesiti a risposta multipla (con tre possibili scelte), possono capitare i più disparati argomenti. I quesiti che concorrono a formare i questionari (50 minuti di tempo a disposizione) vengono ricavati dalla banca dati dei quesiti validata dalla Commissione. Il sistema informatico consente di differenziare per ogni candidato la relativa batteria di quesiti, secondo un algoritmo di scelta casuale delle domande tra tutte quelle disponibili nella banca dati. La parte più ostica – stando a quanto raccontano i candidati – è quella relativa alle domande su codice dell’ambiente e codice della strada. «Si tratta della parte più tecnica. Non te ne puoi andare per un’idea, o conosci le risposte oppure meglio lasciare in bianco» spiega una candidata, appena terminata la prova. Una parte dei quiz è invece dedicata alle norme di sicurezza sul lavoro e alle varie tipologie dei contratti di lavoro.



Massima allerta dell’azienda che si occupa di igiene urbana in città e dell’amministrazione. Il pericolo di trame sinistre, quando c’è di mezzo un concorso come quello di Asìa è dietro l’angolo. L’allarme è stato lanciato a fine giugno durante una seduta del Consiglio comunale, e come ha spiegato a “Il Mattino” in una recente intervista l’amministratore unico di Asìa Domenico Ruggiero l’azienda ha anche «presentato una denuncia cautelativa alla magistratura perché si attivasse al fine di vigilare che qualcuno dei candidati non cadesse nella trappola di qualche malintenzionato». 

Ieri infatti l’ingresso è stato vietato a tutti coloro che non fossero candidati. Non è stato consentito a nessuno di introdurre nella sala dove si sono svolte le prove scritte, sacche, valige o contenitori di qualunque genere; telefoni cellulari, agende elettroniche, smartwatch, tablet e altri strumenti idonei alla memorizzazione di informazioni e alla ricezione e trasmissione di dati.

Ma anche carta da scrivere, appunti, manoscritti, codici, libri o pubblicazioni di qualunque tipo. Tra i 26mila aspiranti anche, 1.232 laureati, mentre 10.445 con un diploma di scuola media superiore, mentre il bando richiede la sola licenza media. Inoltre, oltre il 10% dei concorrenti, vale a dire 2.731 iscritti, ha un’età superiore ai 50 anni (anche se 200 posti su 500 sono riservati ai contratti di apprendistato, quindi ai giovani tra i 18 e i 29 anni). Molti i concorrenti che sono venuti da fuori regione: Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Sicilia, Calabria, Abbruzzo. Per quanto riguarda le province campane dopo Napoli, al secondo posto per numero di candidati c’è Caserta, Salerno e infine Avellino e Benevento. 

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