Palazzo occupato dal clan a Napoli, nessuno interviene: e iniziano anche i lavori di ristrutturazione

Palazzo occupato dal clan a Napoli, nessuno interviene: e iniziano anche i lavori di ristrutturazione
di Paolo Barbuto
Domenica 8 Maggio 2022, 23:49 - Ultimo agg. 10 Maggio, 20:03
3 Minuti di Lettura

Sfondano le porte, entrano nelle case e subito piazzano dentro famiglie con bambini, che equivale a un lasciapassare per evitare azioni di sgombero coatto. Secondo l’ultimo report di Palazzo San Giacomo sono 7mila le case occupate abusivamente, compresa quella di Pizzofalcone nella quale viveva la signora Carlotta. Professoressa in pensione, si era allontanata per qualche giorno per andare ad eseguire esami medici in provincia di Avellino, la sua casa venne invasa, i suoi mobili e le sue cose più case vennero gettate all’angolo della strada. Era il mese di novembre dello scorso anno, il caso ebbe un risalto mediatico eccezionale.

In quei giorni che precedevano il Natale, vennero annunciate azioni di forza per liberare quella casa e tutte le altre occupate abusivamente. Scesero in campo amministrazioni e forze dell’ordine, anche il Prefetto chiese rigore e interventi rapidi. Da quei giorni la casa della signora Carlotta è rimasta nelle mani degli abusivi senza nessun intervento. Da quei giorni il lucchetto piazzato al cancello dell’edificio di Pizzofalcone per vietare la sosta selvaggia all’interno, è stato divelto. Nelle ultime settimane l’ultima svolta, che ha il sapore della beffa nei confronti delle istituzioni: dentro l’abitazione “rubata” alla professoressa novantenne sono iniziati lavori di ristrutturazione. Sono già stati piazzati nuovi infissi, peraltro senza tenere conto della storicità dell’edificio che prevederebbe il rispetto delle norme rigorose imposte dalla Soprintendenza, che in quel luogo non hanno vigore. 

A lanciare il grido d’allarme sullo stallo nella lotta agli abusivi, il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli: «Abbiamo chiesto alle forze dell’ordine e alla magistratura di intervenire.

Le istituzioni non possono più stare a guardare questo fenomeno delle occupazioni abusive, che rappresenta un business per i clan che sfruttano il patrimonio del Comune per fare i loro sporchi affari. Gli alloggi devono andare a chi ne ha diritto, a quelli che sono in graduatoria non ai criminali e ai prepotenti».

Video

Sulla vicenda specifica della casa della professoressa, Borrelli e l’esponente del Sole che Ride Gianluigi Grittano, sono andati a controllare di persona che ci fossero lavori in corso: «Nonostante i tanti proclami e le promesse di intervento, non solo non è mai stata restituita l’abitazione alla signora Carlotta ma addirittura in queste settimane sono iniziati abusivamente lavori all’interno dell’appartamento già depredato da mobilio e arredamento in buona parte gettato per strada nell’indifferenza generale. Nonostante il comune abbia affisso diversi divieti lo stabile è divenuto un parcheggio. Abbiamo sentito la famiglia della donna, ci hanno detto che nessuna istituzione o autorità giudiziaria li ha contattati per restituire l’appartamento o per ascoltarli nonostante le loro denunce ai carabinieri». Il palazzo dell’occupazione abusiva apparteneva al Demanio che l’ha ceduto, nel 2017, al Comune in cambio della caserma Nino Bixio. La caserma fruttava 40mila euro al mese di fitti, l’edificio di civili abitazioni invece produce poche centinaia di euro dai pochi che versano regolarmente il canone.

© RIPRODUZIONE RISERVATA