Napoli, il Pascale salva la ricerca:
al via 300 proroghe dei precari

Napoli, il Pascale salva la ricerca: al via 300 proroghe dei precari
Mercoledì 23 Novembre 2016, 15:49 - Ultimo agg. 19:57
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Tira un sospiro di sollievo la comunità scientifica del Pascale: all’Istituto dei tumori di Napoli la ricerca non è più a rischio. Il blocco dei progetti scientifici, paventato con la scadenza dei contratti dei circa trecento ricercatori precari, è stato sventato. Su proposta del direttore scientifico, Gerardo Botti, il direttore generale, Attilio Bianchi, ha firmato la proroga a un anno degli incarichi di tutti i ricercatori e degli operatori di supporto.


«Abbiamo inteso rasserenare il clima all’interno del Pascale – dice il manager Bianchi – con un atto di assunzione di responsabilità, nella piena consapevolezza che per il nostro Istituto, l’unico Irccs pubblico della Regione Campania e il più importante istituto oncologico dell’Italia centro meridionale, non è in alcun modo pensabile di rallentare o interrompere le attività di ricerca, intimamente correlate alla nostra delicatissima attività assistenziale. Ringrazio i ricercatori e il personale precario che, anche in condizioni di incertezza, non hanno mai fatto mancare il proprio contributo alle attività loro assegnate».


Un anno di proroga durante il quale dovrebbero essere avviate le procedure per l’attivazione delle procedure atte a risolvere definitivamente il problema dei precari.
E’ quanto si augura che accada Attilio Bianchi:
«Auspichiamo – conclude il direttore - che la scelta operata sia sostenuta in tempi brevi da coerenti provvedimenti istituzionali».

«Bene la proroga dei precari del Pascale. Una vittoria dopo che nelle scorse settimane avevo sollecitato sul tema anche il ministro della Salute Lorenzin, oltre che aver incontrato i lavoratori dell' Istituto». Così il deputato napoletano del Pd Leonardo Impegno. «Adesso lavoreremo affinché si possa procedere alla stabilizzazione degli oltre 300 precari del Pascale. Un impegno che porterò in parlamento già a partire dalle prossime settimane».
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